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Una domenica da incorniciare per l’Italia degli sport invernali. Non una novità per il nostro Paese, da sempre abituato a fasi alterne a grandi successi in molteplici discipline, ma la varietà di risultati ottenuti quest’oggi rappresenta un segnale senza dubbio importante anche in ottica Milano Cortina 2026. Non nascondiamoci, un’Olimpiade in casa è diversa rispetto a tutte le altre e il nostro contingente dovrà provare ad essere competitivo in più discipline possibili.
E la strada sembra essere quella giusta, perché durante le prime ore del mattino il primo trionfo di giornata è arrivato da una specialità in cui i nostri avevano sempre faticato ad ottenere risultati di un certo rilievo. Ci ha pensato Simone Deromedis ad agguantare il primo, storico, oro della nostra storia nello skicross. Più in generale l’Italia non andava a medaglia iridata nel freestyle addirittura dall’anno 2007 poche ore dopo è arrivato il bis di Federico Tomasoni e Jole Galli con un bronzo nella prova a squadre.
Nello slittino, dopo il ritiro di un fenomeno quale Armin Zoeggeler, era anche normale temere un calo di risultati. Ora il campione azzurro è ct della Nazionale e Dominik Fischnaller si è appena aggiudicato per la prima volta in carriera la Coppa del Mondo maschile, dodici anni dopo Armin. Una vittoria che si aggiunge a quella di due settimane fa di Andrea Voetter e Marion Oberhofer nella specialità del doppio femminile.
Lo sci di fondo è un altro sport in cui spesso si è faticato dopo le grandi imprese degli anni ’90 e ’00. Negli ultimi anni un campione come Chicco Pellegrino ci ha spesso tenuto a galla e si è confermato anche quest’anno, conquistando quella che è la sua sesta medaglia mondiale. Con lui un bravissimo, nella team sprint odierna, un bravissimo Ferancesco De Fabiani, che ottiene invece il suo secondo alloro iridato della carriera.
E non possiamo che chiudere con quelle due straordinarie campionesse che rispondono al nome di Sofia Goggia e Federica Brignone. La bergamasca si è messa alle spalle immediatamente la delusione Mondiale e vince la sua ventiduesima gara di Coppa del Mondo, mentre la nativa milanese ma ben presto diventata valdostana torna sul podio in discesa a distanza di tre anni ed è un risultato che evidenzia in maniera inequivocabile la qualità messa in scena da Brignone negli ultimi mesi. Ora entrambe le azzurre vorrebbero chiudere con la ciliegina sulla torta: Sofia è ad un passo dalla Coppa del Mondo di specialità in discesa, per Federica dopo la cancellazione della gara di questo fine settimana appare più improbo il compito nel Super-G, ma ci proverà.
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