Il mondiale di St. Moritz 2017, fino a questo momento, sembra stregato per i colori azzurri. Nemmeno nel SuperG maschile di oggi è arrivato il podio: Dominik Paris e Peter Fill si sono piazzati al nono e all’undicesimo posto, autori di una prova al di sotto delle aspettative. Ancora una sorpresa, invece, sul gradino più alto del podio: dopo la vittoria inattesa dell’austriaca Schmidhofer, oggi a trionfare è stato il canadese Erik Guay. Il campione del mondo di discesa libera nel 2011, dato comunque in ottima forma alla vigilia della gara, ha sorpreso gli avversari. Canada sugli scudi, con il terzo posto (anche questo decisamente inatteso) di Manuel Osborne-Paradis, sceso con un pettorale molto alto (il 26): e pensare che il suo miglior risultato stagionale era un quattordicesimo posto. In mezzo, Kjetil Jansrud, che si è fermato a circa mezzo secondo dalla medaglia d’oro.
Anche oggi, gli azzurri sono partiti nelle battute iniziali della gara. Il primo italiano a scendere, con il pettorale numero 3, è stato Peter Fill. Il leader della Coppa del Mondo di discesa ha confermato la sua tendenza stagionale in SuperG, piazzandosi appena fuori dai primi dieci e portando a termine una gara priva di particolari acuti. È riuscito a rosicchiare qualche decimo nella parte finale del tracciato, ma non abbastanza da raggiungere le prime posizioni. “Non sono riuscito a fare velocità – ha detto Fill al termine della sua prova -, ho interpretato male la pista. Comunque non ho fatto una gara malvagia e la prestazione è stata in linea con le mie potenzialità in SuperG: speriamo che andrà meglio in discesa“.
Meglio di lui ha fatto Dominik Paris, che aveva illuso nella parte alta con un ottimo scivolamento e una buona velocità di punta. Gli errori dell’atleta di Merano sono arrivati tutti nei due salti consecutivi: l’azzurro non ha indovinato le linee giuste, è andato a sbattere su un palo e ha perso velocità nella fase centrale della gara. Inutile la rimonta nella parte finale. Da lui, come da Fill, ci si aspetterà un deciso cambio di marcia in discesa libera. “Ho rischiato per andare sul podio – ha commentato Paris -. Non ho interpretato la pista al meglio e, per questo motivo, c’è un po’ di delusione. Però non possiamo fermarci qui e dobbiamo guardare avanti”.
Sorprese negative anche quest’oggi: Matthias Mayer, uno dei favoriti di giornata, è uscito fuori nelle fasi iniziali della gara, così come lo sloveno Bostjan Kline, tagliato fuori da una traiettoria sbagliata che lo ha portato a schiantarsi contro una porta. Risultato deludente anche per i padroni di casa svizzeri: dopo l’amaro in bocca lasciato dal terzo posto di ieri con Lara Gut, oggi gli elvetici sono finiti lontanissimi dalle prime posizioni. Carlo Janka non è andato oltre il settimo posto, Beat Feuz, sul quale c’erano molte attese (e, allo stesso tempo, molte pressioni), è finito addirittura fuori dai primi dieci. Nelle retrovie gli altri due azzurri Mattia Casse ed Emanuele Buzzi.
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