
Roland Fischnaller - Foto Weindorfer | Sportid/SIPA/2501251659
Eterno. Roland Fischnaller scrive un’altra pagina di storia e all’età di 44 anni trionfa nello slalom gigante parallelo dei Mondiali di snowboard di Engadin, in Svizzera. A dieci anni dal trionfo nello slalom di Kreischberg, l’azzurro torna sul gradino più alto del podio iridato precedendo il tedesco Stefan Baumeister nella Big Final e stampando il record di anzianità nell’albo d’oro del gigante parallelo mondiale. Bronzo al sudocoreano Sangho Lee, che ha avuto la meglio sullo svizzero Dario Caviezel in una finalina che ha visto entrambi non completare la gara.
IL RACCONTO DELLA GARA
Braccia al cielo, abbracci, sorrisi. L’esultanza al traguardo è delle grandi occasioni e non potrebbe essere altrimenti. Il finale di stagione in crescendo lasciava ben sperare, ma tra il sogno e la settima medaglia mondiale in carriera c’era un parterre importante, guidato dall’altro azzurro, Maurizio Bormolini, vincitore della Coppa del Mondo generale e di specialità. Agli ottavi di finale il classe 1994 elimina il tedesco Elias Huber, ma si ferma ai quarti proprio per mano di Fischnaller che nel turno precedente aveva superato il sudcoreano Sangkyum Kim. Stop ai quarti anche per Mirko Felicetti, battuto per due centesimi dallo svizzero Dario Caviezel. Proprio l’elvetico è l’avversario in semifinale di Fischnaller: nel primo intermedio, Caviezel è avanti. Ma Roland – che in stagione è salito due volte sul podio di Coppa del Mondo – mette il turbo e lascia a +0.34 il rivale. Dall’altro lato del tabellone spunta il tedesco Baumeister, due volte bronzo mondiale a Park City 2019 ma reduce da una stagione che lo ha visto lontano dai piazzamenti nobili. Dopo il distacco nel primo intermedio, Baumeister ricuce ma Fischnaller accelera e anticipa di nove centesimi il tedesco. “Mi sentivo davvero in forma in questi ultimi giorni – le prime parole di Fischnaller dopo la vittoria – devo ringraziare gli organizzatori per aver messo a nostra disposizione una pista così ben preparata. Questa medaglia è per la mia famiglia, in particolar modo per mia moglie: sono stati anni faticosi, questi ultimi, e sono davvero orgoglioso e contento di aver vinto questo oro”.

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Si tratta del secondo titolo mondiale per l’altoatesino che si era imposto in slalom nel 2015 a Lachtal, in Austria, dove trionfò curiosamente Ester Ledecká. Anche la ceca oggi sale sul primo gradino del podio al femminile davanti alla sudcoreana Tsubaki Miki (argento) e alla polacca Aleksandra Krol-Walas (bronzo). Eliminazione negli ottavi per Lucia Dalmasso e Jasmin Coratti, superate rispettivamente da Caviezel e Ledecka, mentre Elisa Fava ed Elisa Caffont non sono riuscite a superare il turno di qualificazione. Il programma della rassegna iridata prosegue sabato 22 marzo con lo slalom, domenica chiusura del programma con il parallelo a squadre.