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Al via la Coppa del mondo di snowboardcross in seguito alla cancellazione delle gare previste a Cervinia, Montafon St. Lary, Feldberg e Dolni Morava. Si parte in quel di Valmalenco, dove verranno disputate due prove sabato 23 e domenica 24 gennaio. L’Italia non potrà contare sull’infortunato Emanuel Perathoner e schiererà al via la migliore formazione comprendente Matteo Menconi, Thomas Belingheri, Devin Castello, Omar Visintin, Lorenzo Sommariva, Tommaso Leoni, Filippo Ferrari, Michel Godino fra gli uomini e Sofia Belingheri, Francesca Gallina, Raffaella Brutto, Caterina Carpano e Michela Moioli fra le donne.
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Fra le più attese c’è proprio la campionessa olimpica e detentrice della sfera di cristallo, Michela Moioli: “Passare questo mese in cui avremmo dovuto gareggiare senza alcun impegno agonistico ma solamente ad allenarsi è stata veramente una dura prova, soprattutto pensando a quanto è accaduto nell’ultimo anno. Mantenere alto il livello della preparazione e la motivazione non è stato facile, però alla fine siamo consci che è il nostro lavoro e dobbiamo svolgerlo nel migliore dei modi. Guardi avanti, finalmente è giunto il momento di lasciare la parola alla tavola. La pista di Valmalenco è molto bella, ci ho gareggiato dieci anni fa ai Mondiali juniores (dove terminò al quinto posto, ndr), però è diversa rispetto al passato, con qualche variante tecnica. E’ impossibile valutare la mia condizione, abbiamo effettuato un solo test settimana scorsa a Colere in un gara Fis che ho vinto”.
“Diciamo che in fase di preparazione ho lavorato parecchio nella start section – prosegue Moioli -, dove ho limato qualcosa in termini di tempi di reazione, anche se non sarà mai il mio punto forte. L’obiettivo è stato quello di concentrarmi molto a livello di agilità e di reazione del corpo, ho diminuito i pesi rispetto agli anni precedenti. Il fatto di non avere avuto gare penalizza, perché gareggiare aiuta a gareggiare, è un modo per combattere proprie preoccupazioni”. E sui Mondiali che si disputeranno in Svezia ha aggiunto: “La pista di Idre? E’ una pista che non ho mai provato, ma presenta tanti salti e strutture grossi, ci sarà tanta neve e possono uscirne gare spettacolari. Tutte condizioni che mi esaltano”. In questo periodo di stop Michela si è iscritta a un corso universitario di Scienze Motorie in quel di Bergamo, dove ha passato con successo il primo esame di “Teorie, metodi e didattiche dello sviluppo infantile: “Mi preparo per il futuro, anche se mi rimangono tanti obiettivi da raggiungere come atleta!“.
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