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Michela Moioli ritorna a parlare dell’emergenza coronavirus. La bergamasca è direttamente colpita dall’epidemia: “La paura vera non è per me che sono giovane, e se mi ammalassi so che ne potrei uscire. No, la mia ansia è per i miei genitori, i nonni, mia sorella che è incinta”, racconta in un’intervista a “Repubblica” dopo aver perso la sua nonna paterna, Camilla.
“Non facciamo che lamentarci per non avere abbastanza tempo libero a casa – prosegue Moioli – Ecco, questa situazione neanche immaginabile ci offre tantissimo tempo per stare con le persone più care. Perché allora lamentarsi e scappare fuori? La nostra battaglia è contro la noia, perché dobbiamo stare solo chiusi in casa. Eppure, non riusciamo a fare nemmeno quello. Pure qui, con quello che sta succedendo, vedo ancora troppa gente in giro, in bici, tutti appiccicati a fare la spese. Non si vuole capire che la lotta al virus passa attraverso l’isolamento? La colpa di quel che sta succedendo non è di nessuno ed è di tutti. Pure il destino dell’Olimpiade di Tokyo è legato a questi comportamenti, che possono contenere il virus se tutte le nazioni rispetteranno certe regole. Altrimenti, al primo posto verrà la salute”
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