
Matt Weston - Foto David Kirouac IPA
Con il record di pista a Lake Placid e un vantaggio di quasi due secondi, il britannico Matt Weston è il nuovo campione del mondo di skeleton maschile. Dopo aver conquistato la seconda Coppa del Mondo consecutiva, il 28enne si riappropria anche del titolo iridato (già conquistato due anni fa a St. Moritz) e lo fa precedendo sul podio il connazionale Marcus Wyatt e il tedesco Axel Jungk. Decimo posto invece per Amedeo Bagnis.
A Lake Placid Weston scrive un’altra pagina di storia della sua disciplina. Impreziosisce il palmares personale, aggiunge una riga in più nel libro dei record e avvicina un altro primato, quello del distacco più ampio dal secondo classificato: nella manche finale, Weston – che ha chiuso in 3:35.48 – ha esteso il suo vantaggio a 1,90 secondi. Ancora lontano dal record che appartiene al suo allenatore, il lettone Martins Dukurs, capace di rifilare 2,08 secondi al secondo classificato nei Campionati del mondo del 2012. Poco male per Weston, che domina tre delle quattro run (con il nuovo record di pista al Mt Van Hoevenberg Sliding Center in 52,80 secondi nella terza run) e si limita a gestire l’ampio vantaggio nell’ultima manche. “È semplicemente fantastico. La mia ultima run non è stata ovviamente delle migliori, sono quasi caduto. Ma non posso lamentarmi. Mi sono sentito bene per tutta la settimana”, ha commentato Weston.
Niente da fare per il campione europeo 2024, Marcus Wyatt, che festeggia la sua prima medaglia iridata. “Riesco a malapena a parlare. Una giornata folle per la Gran Bretagna e il mio momento preferito della stagione. Ero davvero deluso dopo la terza run, ma ora sono al settimo cielo”, le parole dell’argento mondiale. Terzo posto per l’argento olimpico di Pechino, Axel Jungk (+1.93) che conquista la sua terza medaglia ai Campionati del mondo (nel suo palmares anche due medaglie d’argento nel 2017 e nel 2020). Ai piedi del podio l’ucraino Vladyslav Heraskevych (+2.01) che ha risalito la classifica con un’ottima ultima manche. Alle sue spalle il cinese Yin Zheng (+2.12), medaglia di bronzo ai Campionati del mondo 2024, e il padrone di casa Austin Florian (+2.17). Più indietro Amedeo Bagnis, argento due anni fa a St. Moritz. La quarta manche è la migliore dell’azzurro, che stampa il terzo riferimento e si porta in decima posizione a 3.04 da Weston. Più indietro Mattia Gaspari che cede strada e chiude al diciottesimo posto a 4.34.

La gara femminile: vince Bos, Crippa e Margaglio lontane
Nella gara femminile trionfa l’olandese Kimberley Bos grazie ai migliori tempi fatti registrare nella terza e nella quarta run. Risultato super per la 33enne, che quindi aggiunge un oro mondiale all’argento del 2023 a St. Moritz e al bronzo olimpico a Pechino 2022. Bos ha alzato la voce nel secondo round, arrivando a siglare il record del tracciato nella terza run: 3:40.06 il tempo totale che le ha permesso di imporsi con 67 centesimi di vantaggio sulla statunitense Mystique Ro, che paga qualcosa nella seconda run ma, nella quarta, riesce ad avere la meglio sulla ceca Anna Fernstadt (+0.75) nella corsa all’argento.
Giù dal podio, ma staccata oltre quattro decimi dalla ceca, ecco la brasiliana Nicole Rocha Silveira (+1.17), mentre la vincitrice della Coppa del mondo, l’austriaca Janine Flock, è quinta a +1.32. Lontane, invece, le azzurre, con Alessia Crippa (+4.12) diciannovesima dopo aver superato proprio nell’ultima discesa la connazionale Valentina Margaglio (ventesima a +4.15). Questa notte si chiude il programma dei mondiali con la staffetta mista.