La prima vittoria di un italiano nella Coppa del mondo di skeleton porta la firma di Amedeo Bagnis, che domina la gara maschile a St. Moritz e impreziosisce ulteriormente una giornata che si era aperta col secondo posto di Valentina Margaglio. L’azzurro ha chiuso la sua gara con il tempo complessivo di 2:14.07 (prima manche in 1:07.00 e seconda in 1:07.07) e alla fine si gode un’impresa storica. “Ero abbastanza tranquillo in partenza – spiega ai microfoni della Fisi -. Sapevo di avere un bel risultato fra le mani perché le prove dei giorni scorsi erano andate bene, mi è venuta solo un po’ di ansia che sono riuscito a controllare. La pista di St. Moritz è bella e particolare, il mio punto forte è lo spirito di adattamento. Questo tracciato è naturale, per cui ogni anno cambia e non è come scendere sui tracciati permanenti, sono riuscito a capire i cambiamenti in anticipo rispetto agli avversari, perché l’ho trovata abbastanza diversa rispetto alla gare del mondiale che mi regalò l’argento”.
Un successo che proietta il venticinquenne piemontese al quarto posto della classifica generale con 697 punti, alle spalle del coreano Seunggi Jung con 827, del tedesco Christopher Grotheere e del britannico Matt Weston con 771. “Sicuramente questa vittoria è un punto di partenza, l’obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione era un buon piazzamento nella classifica generale, e il primo podio in coppa – aggiunge Bagnis -. Sono già andato meglio rispetto alle aspettative, adesso mancano quattro gare alla conclusione, bisogna continuare su questa strada. Peccato avere fallito nella tappa d’apertura in Cina dove sono finito tredicesimo, i prossimi appuntamenti sono previsti a Lillehammer e Sigulda, che i piacciono, poi si va in America dove non sono mai riuscito a correre. Partirò come outsider, spero di fare bene anche lì. Dedico il podio alla mia fidanzata Lucia, che non è potuta essere qui insieme a me”.