Giornata di sorrisi e di ringraziamenti al Quirinale dove quest’oggi c’è stata la riconsegna del tricolore. Gli atleti medagliati, tra cui Sofia Goggia, Dorothea Wierer e Arianna Fontana, sono stati invitati dal presidente Sergio Mattarella che ha affermato: “Olimpiadi e Paralimpiadi non sono solo un evento sportivo, ma un’occasione di pace e lo si è visto in quei giorni. Siete stati seguiti anche con il fuso orario. Ho visto i 500 metri di Arianna Fontana, gara emozionante. In quei pochi istanti si esprime la fatica e l’allenamento, quanto vi è dietro, l’impegno. Sofia Goggia mi ha detto verrò al Quirinale ma prima ho un altro impegno, i Mondiali, e ha vinto anche lì. Complimenti anche a Michela Moioli che ha bissato il successo, in una gara di ritmo e intensità”.
E’ intervenuto anche Giovanni Malagò, presidente del CONI: “Importante, bello, tradizionale, simbolicamente unico il momento che celebra il ritorno della nostra avventura a PyeongChang. Io sono molto contento di quello che è stato il risultato dell’intera spedizione italiana. I giornalisti sanno bene che io mi ero sbilanciato alla vigilia, il traguardo era la doppia cifra e l’abbiamo centrato. Non è solo il numero delle medaglie che si vincono, ma vanno considerati la figura, l’immagine, il comportamento, lo stile. L’Italia è uscita veramente a testa alta, in ogni sua componente. A volte possono esserci interviste fuori posto, critiche alle giurie (a volte anche a ragione), il tema che minaccia il mondo dello sport cioè il doping. Sotto ogni punto di vista, noi per il CIO siamo stati d’esempio sportivamente e non solo. Le due Coree hanno scelto Casa Italia, le due Coree unite dal taekwondo, evento che ci inorgoglisce”.
Infine ha voluto dire la sua anche Luca Pancalli, presidente del Comicato Internazionale Paralimpico: “Per noi era facile, partivamo dallo zero di Sochi ma ci siamo fatti onore. Il movimento paralimpico internazionale è cresciuto sotto ogni suo aspetto. Lo sport è stato strumento di politiche attive per riabilitare la società civile. Partivamo da una debacle, la squadra è stata ringiovanita con atleti come Bertagnolli e Casal. In loro vedo mio figlio. Un pensiero lo dedico a coloro che non sono saliti sul podio per un soffio, Luchini e la squadra di hockey su ghiaccio. Riconsegniamo la bandiera orgogliosi delle cinque medaglie che abbiamo conquistato”.