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A Ulricehamn, località svedese che in questo weekend ha per la prima volta ospitato delle prove di Coppa del Mondo di sci di fondo, quest’oggi era il turno delle staffette ambosessi. Anche oggi in luce i norvegesi, che nella 4×5 km donne hanno dominato mettendo un altro tassello di un’ottima stagione, mentre nella 4×7,5 km uomini hanno chiuso davanti a tutti un’avvincente volata a nove, che tra gli altri ha visto protagonisti gli azzurri, ottimi quinti.
Nella mattinata è stato il turno delle ragazze, e come nelle previsioni il quartetto costituito da Ingvild Oestberg, Heidi Weng, Astrid Jacobsen e Marit Bjoergen ha agevolmente disposto delle avversarie, relegate a una decina di secondi a giocarsi nel finale le posizioni dal secondo al quarto posto, con le azzurre ben distanti dalle posizioni di testa. Ad aggiudicarsi la volata per il secondo posto sono state le tedesche, con Sandra Ringwald che ha relegato sul gradino più basso del podio Svezia I, anticipando di soli due decimi Hanna Falk. Due decimi dietro le statunitensi protagoniste di una prova gagliarda. Come detto prova anonima delle ragazze italiane (Virginia De Martin Topranin, Caterina Ganz, Elisa Brocard ed Ilaria Debertolis), dalle quali peraltro non ci si aspettava molto di più, quest’oggi none con un distacco di ben 2’20”9.
Tra gli uomini la gara è stata integralmente contraddistinta da un folto gruppo compatto, che vedeva l’Italia (Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, Sebastiano Pellegrin) assolutamente protagonista, tanto da passare in testa già al passaggio dei 6,25km. Gli azzurri dovevano far dimenticare la prova no di ieri, in cui nessuno di essi è riuscito a mettere a segno punti di coppa del Mondo. Pur rimanendo compatto, il gruppo si restringeva a 9 unità durante la seconda frazione, con De Fabiani dopo Noeckler bravo a tenere un ritmo comunque non insostenibile.
Dopo una frazione ordinaria di Sundby, è bravo l’altro veterano di casa Norvegia Anders Gloeersen ad imporre il proprio ritmo così da creare inizialmente la prima vera selezione della gara già dall’inizio della propria frazione. Tra i primi a staccarsi Giandomenico Salvadori, ma l’azione di Gloeersen non aveva continuità e veniva subito inghiottito dal gruppo, che ai 18,75 km vedeva ancora gli azzurri in corsa.
Ai 22,5 km del terzo cambio erano gli svedesi, nel tripudio generale, a comandare grazie a una brillante frazione di Markus Hellner, bravo anche oggi dopo l’ottimo podio della 15 km skating di ieri. Dietro di lui nell’ordine Norvegia, Svizzera e Svezia II ravvicinatissime, poco dietro l’Italia con solo 4”6 di ritardo al passaggio del “testimone” per Sebastiano Pellegrin, ieri il più brillante degli azzurri. Il gruppo, che si era ristretto a 7 elementi a inizio frazione, vedeva il ritorno di Russia e Francia causa un rallentamento generale che suonava come tatticismo pre-volata finale.
Strepitoso Pellegrin che a 2,5 km dal traguardo passava in testa all’ultimo intertempo, lasciandosi appena dietro Svezia e Norvegia, ma quando tutti di fatto erano proiettati alla bagarre dell’ultimo chilometro. Volatone finale al cardiopalma, dove era Finn Hagen Kroog a sfruttare le sue doti in volata e precedere di soli 5 decimi la sorpresa Canada e l’ottimo Valjas, che tagliava il traguardo esattamente all’unisono con Calle Halfvarsson, per la Svezia. Splendido quinto posto per gli azzurri, cui non si poteva chiedere di più dopo i mediocri risultati degli ultimi tempi.