Per la prima volta nella storia, la località svedese di Ulricehamn, ha ospitato delle prove di Coppa del Mondo di sci di fondo. A fare da contorno una splendida partecipazione di pubblico e un clima relativamente mite e soleggiato. È stato il giorno di Marit Bjørgen, che dopo la pausa “tattica” del Tour de Sky si è imposta nella 10 chilometri skating, e di Alex Harvey, che tra gli uomini si è aggiudicato la 15 chilometri. Tra gli italiani da segnalare solo il buon tredicesimo posto di Ilaria Debertolis nella gara femminile.
Nella mattinata la 10km a tecnica libera femminile aveva visto lo splendido ritorno alle gare di Mamma Bjørgen. Seconda dopo 1500 metri alle spalle di Krista e ai 2900 dietro Heidi Weng, la norvegese si è installata al comando a metà gara, andando via via a dilatare il proprio vantaggio nella seconda parte. Ai 7,9 km era già davanti a tutte con 7”7 secondi sulla Pärmäkoski, gap poi cresciuto fino a 10,7 al traguardo.
Molto più in discussione è stata invece la sfida per il gradino più basso del podio, che ha coinvolto Astrid Jacobsen e Charlotte Kalla. Ad avere la meglio è stata la svedese, capace di resistere per 8 decimi di secondo appena al ritorno finale dell’avversaria. Nonostante un ottimo avvio la leader di Coppa del Mondo Heidi Weng ha dovuto accontentarsi di un relativamente deludente sesto posto finale.
Tra le atlete italiane ottima prestazione di Ilaria Debertolis, che ha acciuffato in rimonta la 13esima posizione. Molto più indietro le altre azzurre, tutte fuori dalla zona punti: Caterina Ganz 34esima, Virginia De Martin Topranin 37esima, Elisa Brocard 39esima e Giulia Stuerz 41esima.
La 15km maschile a tecnica libera ha visto almeno inizialmente i padroni di casa grandi protagonisti, in tanti di loro sono riusciti a piazzarsi nelle prime posizioni sin dai primi intermedi. In generale unici a contrastare la marea scandinava sono stati il canadese Harvey ed il grigionese Cologna.
Partenza col freno a mano tirato per Sundby, che già a 1,5 km è 14mo denunciando 6”6 sul leader provvisorio Krogh, che è seguito dagli svedesi Joensson e Hellner. Ottima la partenza di De Fabiani, decimo a + 5”6. Ai 2,9 km Krogh segna il passo, così sono Hellner e Cologna a guidare distanziati da poco più di due secondi. Dietro comincia lentamente a risalire la china Sundby mentre De Fabiani non sembra reggere il ritmo dei migliori, così da accumulare già un ritardo di 20 secondi al successivo passaggio ai 5 km, dove esce allo scoperto il canadese Harvey, bravo ad issarsi in testa davanti a un Krogh in ripresa (+3”1) appaiato a Hellner.
Proprio quando sembravano delinearsi le posizioni tra il sesto ed il settimo km, con Harvey a guidare davanti all’ottimo Cologna ed allo svedese Hellner, cominciava l’impetuosa rimonta dei norvegesi, con prima Stock e poi Sundby ad insediare la leaderhip del canadese, che nel frattempo aveva distanziato in termini di distacco i suoi principali avversari della prima parte di gara.
Sono solo sei i secondi che Harvey riusciva a conservare al traguardo su uno strepitoso Sundby, bravo ad ottenere il posto d’onore che dopo i primi chilometri appariva una chimera. Terzo di strettissima misura il padrone di casa Hellner (+ 14”3) riusiva a chiudere una gara contraddistinta da una grande continuità di andatura durante tutto il percorso, con soli 4 decimi di vantaggio sull’ottimo Dario Cologna. Appena dietro Stock e il brit Musgrave, anch’egli come il norvegese protagonista di un finale in rimonta. Male infine gli italiani con nessuno in zona punti, migliore Pellegrin 32° e De Fabiani addirittura 59°.