Il Tour de Ski 2024/2025 di sci di fondo si è aperto con la tappa di sprint in tecnica libera a Dobbiaco, primo di uno degli appuntamenti più attesi della stagione fondistica. Tutto secondo pronostici nella gara maschile, che vede la vittoria in scioltezza del fenomeno norvegese Johannes Hoesflot Klaebo (2:32.34), capace di rifilare un distacco nettissimo al francese Lucas Chanavat (+0.42) e allo svizzero Janik Riebli (+0.47). Nella gara femminile trionfa la statunitense Jessie Diggins (2:59.62), lesta ad approfittare di un errore della finlandese Jasmi Joensuu (+0.31), che vede sfumare la prima vittoria ma non il primo podio nel Tour. Terza posizione per la svizzera Nadine Faehndrich (+0.47).
Sci di fondo, Tour de Ski 2024/2025: il racconto della tappa di Dobbiaco
La gara maschile
Fin dalle qualificazioni, è chiaro che il testa a testa sarà tra i due fenomeni Klaebo e Chanavat. I due, in quest’ordine, firmano il primo e il secondo tempo che valgono l’accesso ai quarti. Ottavo e nono tempo per Michael Hellweger e Federico Pellegrino, e avanzano ai quarti anche Martino Carollo, Davide Graz, Giovanni Ticco, Giacomo Gabrielli e Simone Daprà, mentre il primo escluso è Elia Barp. Fuori anche Simone Mocellini, Martin Coradazzi, Lorenzo Romano e Paolo Ventura.
Le batterie dei quarti di finale vedono faticare gli azzurri, che, uno dopo l’altro, vanno incontro all’eliminazione. Da segnalare la sfortunata caduta di Gabrielli nella prima batteria e il quarto posto di Hellweger nell’ultima, con un tempo che non gli ha permesso di qualificarsi come lucky loser; per Michael è arrivato anche un cartellino giallo per ostruzione. L’unico ad accedere in semifinale è Pellegrino, che con una gara grintosa perde di pochissimo lo sprint con Anger, precedendo a sua volta Valnes.
L’azzurro disputa una buona gara anche nel penultimo atto, gestendola bene anche dal punto di vista strategico, ma il francese Jouve lo relega al terzo posto resistendo nello sprint e avendo la meglio al fotofinish di appena sei centesimi. La finale vede Klaebo prendere il comando e di fatto gestire le operazioni fin dai primi metri. Subito fuori dai giochi lo statunitense Ogden, sfortunato al momento del cambio di bastone, oltre allo svizzero Grond che cade e condiziona anche la gara dello stesso Jouve.
La gara femminile
Al femminile, Federica Cassol ha brillato nelle qualificazioni ottenendo il miglior tempo e tanta carica positiva per i quarti di finale. Ad avanzare è stata anche Nicole Monsorno, mentre è rimasta esclusa Nadine Laurent. Nonostante le buone premesse, però, Cassol paga un po’ di inesperienza e chiude al quinto posto la sua batteria, venendo eliminata ai quarti; stessa sorte per Monsorno.
In semifinale out le norvegesi Myhre e Fossesholm, ma la finale è avvincente: Joensuu prova a sparigliare le carte con un’accelerazione decisa nell’ultima salita, ma la finlandese vede sfumare la prima vittoria in coppa sbagliando completamente l’ultima curva e venendo recuperata da Diggins. Terzo posto per Faehndrich. Sesta, invece, la svedese Dahlqvist, che rompe il bastone e non trova nessun tecnico a fornirgliene uno nuovo.