Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani hanno parlato dopo aver conquistato il bronzo nella team sprint ai Mondiali di Seefeld. “Avevamo tutti capito che prendere la discesa davanti non portava un buon risultato, quindi ho aspettato, mi sono buttato giù appena ho potuto, in discesa le gambe hanno retto un po’, avrei potuto dare ancora qualche spinta, ma la team sprint è una gara lunga e arrivando dalla seconda semifinale ho dovuto centellinare le energie per arrivare alla volata finale e giocarmi una medaglia. È davvero una grandissima soddisfazione” queste sono le prime parole di Pellegrino che mostra grande gioia per il risultato raggiunto. “La medaglia di giovedì l’ho vinta da solo, oggi è stato un gran lavoro di squadra, sia in pista con il mio nuovo compagno, sia negli allenamenti. Anche oggi c’è stato un gran lavoro dei tecnici dei materiali, si andava davvero forte. A questa gara abbiamo pensato per tanto tempo. Didi Noeckler è stato mio compagno negli ultimi quattro anni, oggi non c’era ma anche con lui abbiamo lavorato tanto quest’estate, come con Rastelli, che oggi era la riserva. Sapevamo che in questa gara potevamo conquistare la medaglia, pur non partendo come favoriti. Ci abbiamo creduto e ci siamo riusciti, per noi e per tutta la squadra” aggiunge poi Pellegrino.
Francesco De Fabiani ha invece dichiarato: “È la mia prima medaglia ed è una bellissima soddisfazione, perché è stato un gran lavoro di squadra, poi con Chicco ci alleniamo tutto l’anno insieme. Mi spiace per Didi (Noeckler, n.d.r.) che non è qui con noi, ma sono sicuro che tornerà presto. Quando c’è stato il contatto in curva prima dell’ultima salita, ho pensato che Chicco potesse cadere, invece è stato bravissimo, si è messo dietro, sapeva che era ancora lunga e che c’era tutto il tempo di passare, è stato formidabile, è uscito all’ultimo momento e non c’è stata storia. Ne aveva di più, è stato bellissimo. Io sprinter? Sono sempre stato abbastanza veloce, ma non riuscivo a qualificarmi e allora le saltavo. Quest’anno è andata diversamente, ho cominciato a qualificarmi e più ne fai, più impari. Ma in ogni caso la team sprint è una gara diversa”.