L’agenzia antidoping norvegese ha richiesto la squalifica di 14 mesi per Therese Johaug, campionessa norvegese dello sci di fondo, incappata in una positività al Clostebol, uno steroide anabolizzante, che però secondo la campionessa olimpica sarebbe stato assunto involontariamente tramite una crema (la Trofodermina) consigliata dal medico della nazionale, per una scottatura ad un labbro rimediata durante allenamenti estivi.
“Sono distrutta“, aveva dichiarato. “Ed è così difficile affrontare questa situazione irreale. E’ scorretto, non è stata colpa mia, sebbene sia mia la responsabilità di sapere cosa posso o non posso assumere“. Aveva poi accusato il medico della nazionale, Fredrik Bendisken: “Chiesi al medico se la crema fosse sulla lista dei medicinali proibiti e lui mi disse di no, ovviamente mi ero fidata al 100%, sono innocente in questo caso“.
“Abbiamo richiesto un ban di 14 mesi alla commissione disciplinare del Comitato Olimpico Norvegese“, ha dichiarato Niels Kiaer dell’agenzia antidoping, come riporta la Reuters. La richiesta, se accettata, terrà fuori dalle competizioni la Johaug, vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo, fino al 18 dicembre del 2017, a pochissimo dall’inizio dell’Olimpiade di Pyeongchang.