Elisa Brocard è la migliore azzurra al termine dei 30 km di sci di fondo ai Mondiali di Seefeld 2019. Un ventesimo posto per la valdostana nella tecnica libera conquistata da Johaug e un bilancio oltre la sufficienza: “Tutto sommato è andata discretamente bene, anche per le condizioni. Era una neve difficile che sporca abbastanza lo sci, anche se era più veloce rispetto ai giorni scorsi. Quando ho cambiato sci, ho sentiio sicuramente la differenza. Forse c’è un po’ di rammarico per non aver cambiato gli sci prima, ma poi bisogna vedere, non è detto che sarebbe andata diversamente. Peccato, perché sono rimasta sempre da sola, avevo un gruppetto a vista davanti a me, e quando ho cambiato sci pensavo davvero di riuscire a tornare sotto, perché sentivo che lo sci scorreva bene e sentivo che stavo meglio nella seconda parte di gara, però anche le altre tiravano visto che eravamo alla fine della gara. Sono riuscita comunque a recuperare due posizioni, sono abbastanza soddisfatta anche se speravo in qualcosina meglio“.
Parola anche a Sara Pellegrini, la quale ha chiuso trentacinquesima: “La neve sicuramente era molto impegnativa, ho avuto subito mal di gambe e finché non ho cambiato ho fatto fatica anche per gli sci. Poi dopo è andata meglio e nel finale ho recuperato qualcosa, ma è stata davvero una gara molto dura. Rispetto a Lahti era tutta un’altra neve, più compatta e più adatta al mio fisico. Oggi era una neve molle e molto lenta”.
“Oggi è andata male, male, male – ripete invece Ilaria Debertolis, trentottesima – non ne avevo dal primo metro. Fin da subito ho provato a stare nel gruppo, ma ero sempre in fondo e prendevo sempre qualche metro. Ero proprio stanca di gambe, non riuscivo ad andare. Dopo due giri ho provato a cambiare subito gli sci ed è andata un po’ meglio, ma verso il finale erano di nuovo calati perché questa neve per me è difficilissima e ho fatto una fatica assurda. Poi sono arrivata perché naturalmente è un Mondiale e bisogna arrivare, ma se fosse stato per le sensazioni che avevo mi sarei fermata dopo un giro”.