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Sofia Goggia: “Ho pensato anche al ritiro, ma ora voglio tornare al top”

Sofia Goggia
Sofia Goggia - Foto Gio Auletta/Pentaphoto

“Il ritiro? Ci ho pensato. Non riuscivo a trarre gioia da ciò che facevo. Una mazzata: più mi sforzavo di reagire e più mi allontanavo dalla meta. Però dalle fasi di down mi sono sempre ripresa. Stavolta avevo solo due opzioni: o smettere o inseguire di nuovo il top. Ho scelto la seconda strada”. Sofia Goggia a cuore aperto nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. La campionessa azzurra di sci alpino racconta dei momenti difficili nel corso degli ultimi anni, per l’ultimo il grave infortunio a Garmisch: “Le cadute erano frutto della frustrazione. Banalmente, ero instabile sugli sci: lo specchio del mio animo. L’infortunio è stato peggio, mi ha fatto schiantare. Era destino? Tutto ha sempre un disegno, però non significa che nella vita non si debba agire”.

Stagione negativa per l’azzurra, che ha dovuto però dire addio alle gare già a inizio febbraio per via dell’infortunio. Prima, però, solo una vittoria e un secondo posto: “E’ chiaro che mi girano. Però il valore assoluto non è in discussione: io ho vinto l’Olimpiade e una coppa di discesa davanti alla Vonn. A ogni modo, brave alle compagne: nel team le carte si rimescolano, loro avranno gli occhi addosso mentre io sarò come una start up sulla quale puoi investire”. Insieme ai complimenti a Federica Brignone, la Goggia aggiunge come la Shiffrin sia la rivale da battere anche nella prossima stagione: “Se ha una stagione normale, vince lei. La Shiffrin è la Shiffrin, le riesce tutto: canta ed è intonata; suona gli strumenti e non stecca; legge in greco ed è brava. Quando poi scia, è un violino; mentre quando scendo io è un rock and roll”.

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