Sta per terminare l’attesa per la 3Tre di Madonna di Campiglio: mercoledì 8 gennaio 2025 va in scena lo slalom speciale maschile in notturna. Il celebre evento cambia dunque collocazione nel calendario della Coppa del Mondo: tradizionalmente a ridosso del Natale, in questa stagione (così come nella prossima) si svolge a gennaio. La spettacolare serata tra i pali snodati della località trentina chiude la striscia di eventi italiani del massimo circuito mondiale (dopo le tappe di Val Gardena, Alta Badia e Bormio) e dà il via al “mese dello slalom”. Dopo la Night Race di Madonna di Campiglio, infatti, si susseguiranno in rapida successione Adelboden, Wengen, Kitzbuhel e l’altro slalom in notturna a Schladming. Grande attesa dunque per la 71esima edizione della storica manifestazione, una delle più longeve del Circo Bianco. Ma perché si chiama 3Tre? Scopriamone la storia.
LA STORIA DELLA 3TRE
La 3Tre è stata fondata nel 1949 e la sua prima edizione andò in scena nel 1950. Originariamente l’evento prevedeva tre prove (discesa libera, slalom speciale e slalom gigante) da svolgere in altrettante località del Trentino: Fai della Paganella, Serrada di Folgaria e Monte Bondone. Da qui il nome dell’evento, composto dal numero 3 (come le gare disputate) e dalle lettere “Tre” come le iniziali del territorio che le ospitava. Il migliore nell’interpretare le tre specialità storiche dello sci alpino veniva premiato con la “Maglia Fulmine“, una divisa gialla con richiami di rosso e blu che divenne simbolo della 3Tre.
Nei primi anni, la 3Tre è andata in scena in diverse località del Trentino, per poi trovare in Madonna di Campiglio il suo palcoscenico privilegiato. Dal 1967 è inserita nel calendario della Coppa del Mondo di sci alpino, con poche eccezioni. Una di queste risale al 1998, quando la 50esima edizione della 3Tre si svolse al di fuori del massimo circuito mondiale. Il comitato organizzatore, guidato da Lorenzo Conci (figlio del fondatore Fabio), non si perse d’animo e diede una nuova veste alla celebre gara. Per la prima volta gli atleti gareggiarono in notturna, grazie all’impianto di illuminazione realizzato sul Canalone Miramonti. In quel primo Night Event a trionfare fu lo sloveno Jure Kosir, davanti al giovane azzurro Giorgio Rocca.
GARE E RECORD
La storia della 3Tre conta complessivamente 158 gare: 63 slalom, 31 giganti, 3 SuperG, 23 discese libere, 32 combinate ed uno slalom parallelo al maschile e tre slalom e due giganti al femminile. L’Italia è il paese che più volte è salito sul podio (ben 117), con uno di vantaggio sull’Austria, che però vanta una vittoria in più. L’Italia, infatti, ha conquistato 38 vittorie, 35 secondi e 44 terzi posti, mentre l’Austria ha trionfato 39 volte, conquistando anche 42 argenti e 35 bronzi.
Il Bel Paese primeggia anche nella classifica dedicata allo slalom speciale: con i suoi 15 successi (a cui vanno aggiunti 15 argenti e 16 bronzi), precede Austria, Francia e Svezia, tutte a quota 9 vittorie. L’atleta che si è aggiudicato il maggior numero di vittorie in slalom è Ingemar Stenmark, che con cinque sigilli precede Alberto Tomba (3 vittorie e 4 secondi posti) e Daniel Yule ed Henrik Kristoffersen (3 trionfi). La leggenda svedese è irraggiungibile anche per numero di affermazioni complessive alla 3Tre con 12 successi fra slalom, gigante, combinata e parallelo. Alle sue spalle c’è Gustav Thoeni, che in dieci gare ha portato il Tricolore sul podio (5 vittorie, 3 secondi posti e 2 terzi posti).
LE CARATTERISTICHE DELLA PISTA
Teatro della celebre 3Tre è il Canalone Miramonti, progettato nel 1940 dal “Signore del Brenta” Bruno Detassis, alpinista e direttore della prima scuola di sci di Madonna di Campiglio. Si tratta di una pista molto tecnica e impegnativa per via dei cambi di pendenza. Il Canalone Miramonti ha ospitato, nel 1967, la prima gara in Italia valevole per la Coppa del Mondo, per poi diventare sede della celebre 3Tre. Questa è l’unica pista del Circo Bianco che ha ospitato contemporaneamente tre discipline, fatto che le dona un fascino leggendario. Il Canalone Miramonti è caratterizzato da un dislivello di 180 metri, con una quota di partenza di 1725 metri ed una di arrivo di 1545 metri. La pista è lunga 470 metri, con una pendenza media del 27% ed una pendenza massimo del 60%.