Sofia Goggia ha rilasciato un’intervista a Repubblica, toccando vari temi tra cui il rapporto con Federica Brignone: “Siamo entrambe la fortuna più grande dell’altra, vicendevolmente. Però io lo ammetto. Questo nostro dualismo è sempre stato un po’ ingigantito, ma ben venga per il movimento. In ottica Milano-Cortina 2026 è solo diavolina per il fuoco che già c’è. È passata l’adolescenza dove ci si tira i capelli, sappiamo tenere rapporti civili“. Goggia ha poi elogiato la connazionale: “Ha uno stile tutto suo e come tutti i fuoriclasse ha qualcosa che gli altri non hanno: un tocco di neve, touche de neige, eccezionale. La sua sciata non è copiabile, ha un talento in quei piedi che è sopraffino, tira curve come nessuno. Io invece so leggere il terreno e capisco che strategie usare. Il bello di questa squadra è che ci sono delle individualità fortissime“.
L’atleta bergamasca ha poi risposto a una domanda su Jannik Sinner: “Come scia? Va una volta a sciare e tiene le ginocchia parallele, un dettaglio tecnico col quale io lavoro col mio allenatore: sotto le sue ci passa un treno, sotto le mie no, visto che ce le ho a X“. Sul suo obiettivo futuro, invece: “Vorrei arrivare ai Mondiali di Crans Montana 2027. Se le ginocchia reggono e anche la testa. Non penso di diventare mamma prima di quattro anni almeno. Fa strano perché sono in quella fase in cui tutti si sposano e fanno figli, io invece ho ancora gli sci ai piedi. So che la mia sfida ha un tempo determinato e voglio provare a vincere il più possibile. Se mi sento in difetto? So solo che ho 31 anni e l’orologio scorre“. Infine, sulla pista di bob in vista di Milano-Cortina 2026: “Mi viene da aprire le braccia e dirla alla Verdone: è la solita roba all’italiana. Ma spero che riescano a trovare una soluzione all’interno dei confini nazionali“.