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Uno slalom dagli occhi celesti e dai capelli biondi. Levi, Finlandia, ospita dal 2004 le gare della Coppa del Mondo di sci, con la classica discrezione scandinava. Kittila, la cittadina della Lapponia nel cui territorio ricadono gli impianti di sport invernali, si trova all’imbocco della curva settentrionale del mondo, dove brilla l’aurora boreale, dove si mangia il formaggio all’uovo e la carne di renna. Con buona pace di Babbo Natale, che da queste parti è di casa.
Per le decorazioni e i regali c’è ancora tempo. Intanto, il circo bianco fa sul serio, senza sconti. La seconda prova stagionale si disputerà tra le conifere, con gli specialisti dei pali stretti pronti a darsi battaglia. Tutti, sia gli uomini che le donne.
Non è stato sempre così a Levi: le prime due edizioni dello slalom (2004) erano destinate esclusivamente alla Coppa del Mondo femminile, con doppia discesa in due giorni consecutivi. Il battesimo della vittoria non poteva che essere a favore dell’idolo di casa Tanja Poutianen (che il giorno dopo non riuscì a ripetersi, lasciando il primo gradino del podio alla tedesca Maria Riesch). Dal 2006, però, la “Levi Black” è anche roba per maschietti. Primo ad alzare le braccia fu Benni Raich, trionfatore di quella battaglia scandinava contro il nostro Giorgio Rocca, terzo al traguardo. E, a proposito di 2006, per le donne fu l’anno della tripletta: furono ben tre, infatti, le gare disputate sulla pista della Lapponia, una a novembre e due a marzo, con tre vincitrici diverse. Le firme sul trofeo, infatti, furono quelle di Janica Kostelic, Anja Paerson e Marlies Schild.
L’austriaca fu l’unica di queste atlete a ripetersi. Nel suo palmarès, infatti, si possono contare due successi in Finlandia (2006 e 2010). Ma il record assoluto di vittorie sulla pista spetta alla tedesca Maria Riesch, capace di imporsi per ben tre volte (2004, 2010, 2012): un feeling inferiore solo alla sua passione sfrenata per la pista di Lake Louis (dove ha trionfato per ben cinque volte). Tra gli uomini, l’unico a fare doppietta è stato il francese Jean Baptiste Grange (2008 e 2010).
L’Italia ha sorriso poche volte, invece, tra le nevi del circolo polare. Il podio di Giorgio Rocca nel 2006 è stato il miglior risultato di sempre per i colori azzurri su questa pista. Altre (magre) soddisfazioni sono arrivate da Christian Deville (con il suo quarto posto del 2010) e da Patrick Thaler (sempre quarto nel 2012). Pochi piazzamenti fra le prime dieci per le ragazze azzurre e qualche delusione di troppo.
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Una foto pubblicata da Moelgg Manuela (@manuelamoelgg) in data:
Quest’anno, invece, saranno 12 gli atleti della pattuglia italiana a cercare di fare qualcosa di meglio. Sperando che non ci siano inconvenienti: nel 2015, infatti, lo slalom non venne disputato per assenza di neve (evento piuttosto clamoroso per quelle latitudini). Quest’anno però il freddo c’è ed è degno della sua fama, polare appunto, con gli atleti già in pista oggi a testare le condizioni con il termometro ben sotto i -10°C! Appuntamento dunque a sabato con la gara femminile e poi al giorno dopo quando sarà la volta degli uomini.