[the_ad id=”445341″]
La seconda discesa libera femminile della tappa di Coppa del Mondo di sci alpino di Zermatt-Cervinia 2023, la prima transfrontaliera della storia, segue lo stesso triste destino della prima di ieri e delle due maschili e viene cancellata per avverse condizioni meteorologiche. Dopo un iniziale slittamento alle 12 e poi alle 12.30 a causa del forte vento, alle ore 11.40 la Fis ha definitivamente deciso di non disputare questa gara attesissima ma davvero senza pace. Sulla Gran Becca, dunque, non si gareggia nemmeno oggi e purtroppo si tratta di un flop per questo appuntamento che era partito col piede sbagliato in virtù della polemica sull’irregolarità dei lavori sulla pista che porteranno a successive indagini.
Va inoltre ricordato come tra lo scorso anno e in questa stagione sia l’ottava cancellazione consecutiva di questa gara tra Svizzera e Italia: presentata come fiore all’occhiello dello sci alpino, prima per poca neve (un anno fa), poi per maltempo (quest’anno) le gare non hanno mai visto la luce. E adesso sarà tempo di andare per vie legali.
La commissione cantoniera per l’edilizia, infatti, ha accertato il 3 novembre scorso come “la pista inizialmente prevista dagli organizzatori si trovi interamente all’interno del comprensorio sciistico, ma la zona di partenza della gara maschile è più ampia e sconfina per diversi metri al di fuori del comprensorio sciistico, in particolare per quanto riguarda installazione di reti di sicurezza”. La CCE ha imposto dunque il divieto di utilizzare la larghezza extra della pista situata al di fuori del comprensorio sciistico, tranne le reti di sicurezza che “possono essere tollerate in via eccezionale in applicazione del principio di proporzionalità e vista la provvisorietà dell’evento”. In sostanza, alcuni ettari di terreno in cui sono stati usati gli escavatori si trovano al di fuori del comprensorio sciistico e questo non è consentito, portando così al divieto dell’uso di questa area come passaggio per le atlete. E’ stato così dato il via libera per le gare, che però sono state tutte e quattro annullate, ma è in corso un procedimento penale, al momento riservato, mentre in Italia la Procura di Aosta ha già avviato un’indagine.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]