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Lara Gut ha dominato il superG di Garmisch-Partenkirchen, valido per la Coppa del Mondo di sci Alpino 2016/17, fermando il cronometro sul tempo di 1:17.92. La ticinese ha dimostrato di aver raggiunto un’ ottima condizione psico-fisica in questo frangente della stagione, presumibilmente, anche in vista dei mondiali di St. Moritz che si disputeranno prossimamente. Si tratta della 22esima vittoria in carriera per l’elvetica. Alle sue spalle è arrivata a sorpresa la giovane austriaca Stephanie Venier, con un distacco di 67 centesimi. Tina Weirather ha conquistato la terza posizione, distaccata di 86 centesimi. Da menzionare la bella prestazione dell’austriaca Nicole Schmidhofer e della francese Tessa Worley giunte, rispettivamente, quarta e quinta a ridosso del podio. Tra le favorite, Lindsey Vonn non ha saputo confermare la grande prestazione di ieri classificandosi solo nona. La slovena Ilka Stuhec si è posizionata addirittura 18esima.
Grande delusione per la prova di Sofia Goggia. La bergamasca, fin dalle prime curve, ha eseguito delle traiettorie al limite della caduta. Nonostante tutto, stava facendo registrare dei buoni parziali. Ma poi l’errore. Un ritardo nell’impostazione di una curva all’altezza dell’ Holle, l’ha portata fuori di linea costringendola ad uscire dal tracciato. Stesso destino per un’altra favorita, Viktoria Rebensburg. La campionessa tedesca è uscita dal percorso di gara per un errore simile. Per quanto riguarda le altre atlete della squadra italiana, le prestazioni sono state buone. La migliore è stata Elena Curtoni, anche se l’azzurra non ha saputo sfruttare nel modo migliore il fatto che il tracciato odierno si confaceva perfettamente alle sue caratteristiche tecniche, andando in certi casi fuori di linea e rallentando troppo la propria azione. Comunque si è piazzata sesta. Gara discreta di Federica Brignone. La valdostana ha sciato senza sbavature ma non è risultata particolarmente veloce. In particolare, ha sofferto il tratto iniziale di scorrevolezza. Settima dietro la Curtoni. Anche Francesca Marsaglia ha disputato una bella gara, senza errori e con l’esecuzione di traiettorie efficaci, ma ha manifestato gli stessi problemi delle sue compagne di squadra, nel tratto iniziale dove si debbono far andare i materiali. Infine, Johanna Schnarf 15esima, Elena Fanchini oltre i trenta.
Il percorso di gara della Kandahar è da ritenersi uno dei più complessi di tutto il circuito femminile di Coppa del Mondo. Nel superG si parte circa duecento metri più in basso rispetto alla discesa libera. Il tracciato è stato disegnato dall’altoatesino Roland Platzer, allenatore della squadra svizzera. La prima parte si è rivelata scorrevole, con una distanza fra le porte piuttosto lunga, di 50mt. Nella parte centrale, invece, in coincidenza dei punti più tecnici del pendio, tra cui il difficile muro dell’Eishang, le porte sono state ravvicinate a circa 44/45 metri, aumentando le difficoltà per le atlete. Il resto dell’itinerario è rimasto piuttosto complesso, con una serie di curve veloci da affrontare con la massima attenzione. Le condizioni del manto nevoso sono state estremamente dure, con la presenza di pericolosi riporti di neve fresca ai lati in prossimità del percorso. La visibilità non è stata delle migliori, poiché l’intero pendio è rimasto in ombra durante l’intera gara.