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Sofia Goggia è pronta per la discesa libera ai Mondiali di Are 2019, in programma per domenica 10 febbraio. La bergamasca ha preparato al meglio la gara, come conferma lei stessa ai microfoni: “Non è una discesa dove magari fai un passaggio rischioso e se lo fai bene vinci, altrimenti perdi. È da fare tutta bene, è da sciare bene da quando esci dal cancelletto fino al traguardo. Abbiamo studiato tutte le linee, non è una discesa dove devi stare su quella linea esatta, ciò che conta è la lucidità con cui si vivono e si creano le curve. Non è mai il mezzo metro in più in quota, è la presenza con cui scii che fa la differenza”.
“Anche l’anno scorso in Corea c’erano state tre prove e le avevo gestite molto bene – prosegue Goggia -. Ero sempre abbastanza veloce, a parte la terza, dove avevo deciso di rallentare totalmente provando soltanto le due curve che non mi erano venute. Qui a dire il vero non sono mai stata così veloce, ma non ho mai sciato nella modalità da gara. Conosco benissimo i punti chiave del tracciato e quindi domenica libera interpretazione con l’istinto da gara. E quello penso mi venga solo in gara, anche perché come ho sciato l’altro giorno in superG, in allenamento non ho mai sciato. E neanche nel superG di Garmisch avevo quella scioltezza”.
E sulle passate Olimpiadi conclude: “Tutti dicono che si arriva sempre con tanta pressione, invece per me sono state le gare più serene della mia vita, perché arrivare al cancelletto e vedere i cerchi olimpici sui teli delle porte è stata una grande gioia, anche se poi in superG avevo sciato fortissimo e poi ho sbagliato. Ma ciò che avevo trovato in superG è stato quello che mi ha fatto vincere in discesa, perché avevo ritrovato una grande Sofia sugli sci”.