Sci Alpino

Sci alpino, slalom Wengen: vince il solito Kristoffersen, Moelgg ottavo

Henrik Kristoffersen - Foto Marco Trovati-Pentaphoto

Henrik Krisoffersen ha conquistato lo slalom speciale di Wengen, valido per la Coppa del Mondo di sci alpino 2016/17, facendo registrare il tempo complessivo di 1:43.31. Per il norvegese si tratta della quarta vittoria su sei gare di slalom disputate. Davvero impressionante. Secondo posizione per Marcel Hirscher, distaccato di appena 15 centesimi. Terzo è arrivato Felix Neureuther, a 63 centesimi di ritardo.

La gara si è disputata sulla storica Mannlichen/Jungfrau, una delle piste più complesse del circuito di Coppa del Mondo, situata proprio accanto al Lauberhorn di discesa libera.  La pendenza media del pendio è del 31%, ma sul muro centrale si arriva addirittura al 72%. La parte finale si distingue per la presenza di numerosi dossi, sempre molto insidiosi, a prescindere dal tipo di tracciatura. Le condizioni odierne del manto nevoso si sono rivelate estremamente dure, con la presenza di ghiaccio in diversi settori del percorso di gara.

La prima manche è stata decisamente equilibrata, con ben tredici atleti che si sono piazzati all’interno del secondo di ritardo. La tracciatura si è distinta per la presenza di molti cambi di ritmo, in particolare nel finale. Herik Kristoffersen è stato come al solito il più veloce. Il norvegese ha condotto una manche perfetta, eseguendo delle linee precise e mostrando la consueta grande agilità nel muoversi da un palo all’altro. Il suo connazionale, Leif Kristian Haugen, sceso con il pettorale numero trenta, ha ottenuto sorprendentemente il secondo tempo ad appena 23 centesimi di ritardo.

Alexander Khoroshilov ha raggiunto la terza posizione, accusando un ritardo di 44 centesimi. Quarto tempo per Marcel Hirscher, a 56 centesimi. L’austriaco non è riuscito ad interpretare al meglio il tracciato, sciando in modo efficace solamente a tratti. Da sottolineare le belle prestazioni dell’americano David Chodounsky e del britannico Dave Ryding, rispettivamente, ottavo a +61 e nono a +78. Sbalorditiva la prova del giovane austriaco Christian Hirschbuehel: undicesimo con il pettorale numero 46, a +90 centesimi.

Per quanto riguarda i nostri atleti, le prove sono risultate discrete. Il migliore è stato Patrick Thaler, che ha fatto segnare il quinto tempo a +58centesimi. L’altoatesino ha eseguito una discesa di alto livello, sciando in maniera molto pulita e riuscendo ad eseguire sempre delle traiettorie molto strette sul palo. Stefano Gross è arrivato settimo a +60centesimi. Se non avesse commesso un grave errore di traiettoria nel finale sarebbe potuto arrivare fra i primi tre. Si è finalmente rivisto lo sciatore di un anno fa, sempre molto aggressivo e capace di sciare al meglio nei punti critici del percorso. Manfred Moelgg, sceso con il pettorale numero uno, ha raggiunto la decima posizione a +83centesimi.

Nonostante abbia sciato in modo impeccabile, ha probabilmente tenuto eccessivamente, in particolare sul muro accumulando qualche centesimo di ritardo di troppo. 24esimo Giuliano Razzoli a+1.55. L’emiliano sta migliorando progressivamente, anche se ancora non è in grado di essere incisivo nelle parti più tecniche del percorso, risultando poco fluido nell’azione. 30esimo Tommaso Sala. Da menzionare la prova di Giordano Ronci. Lo slalomista romano per poco non è rientrato fra i primi trenta. Prova davvero convincente per lui, soprattutto per quanto di buono fatto vedere sul muro.

La seconda manche è stata concepita dall’allenatore della squadra austriaca,  in modo più regolare rispetto alla prima. Herik Kristoffersen non ha avuto rivali, nonostante abbia fatto registrare un leggero ritardo nel terzo intermedio. Il norvegese ha condotto una gara amministrando il proprio vantaggio e non rischiando praticamente nulla. Fuori il connazionale Haugen, secondo dopo la prima manche.

Grandissima gara di Marcel Hirscher. Tutto è sembrato facile osservando la discesa del campione austriaco, ma ancora gli manca qualcosa per raggiungere Kristoffersen. Felix Neureuther sta tornando il campione di due anni fa. Gara dopo gara sta ritrovando la forma migliore. Si è confermato, invece, il giovane austriaco Christian Hirschbuhel, che ha disputato una seconda manche davvero coraggiosa e finendo quarto a ridosso del podio. Il bravo Julien Lizeroux ha realizzato una discesa davvero interessante. E’ stato certamente uno dei migliori interpreti nell’affrontare il muro centrale, quinto alla fine.

Manfred Moelgg non è riuscito ad eseguire un’azione efficace, disegnando delle linee troppo larghe sul palo e perdendo velocità. Ottavo alla fine. Anche Stafano Gross ha evidenziato una serie di difficoltà, soprattutto nell’interpretare il muro e i dossi in prossimità del traguardo. 13esimo al termine. Patrick Thaler, invece, ha inforcato nella parte alta. A proposito degli altri azzurri, buona la gara di Giuliano Razzoli, abile ad affrontare al meglio il muro e le parti più complesse del tracciato. Tuttavia, a volte è arretrato eccessivamente perdendo le traiettorie migliori. Ha recuperato comunque diverse posizioni, terminando 18esimo. Non male anche la prestazione di Tommaso Sala, 20esimo.

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