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Lo slalom donne ha un’unica, incontrastata padrona. Mikaela Shiffrin, classe ’95, fa doppietta e dopo quello di Levi, si aggiudica anche lo speciale di Killington, nel Vermont. L’ambiente di casa la esalta, la sua tecnica fa il resto: la gara è dominata dall’inizio alla fine, mai in discussione, sempre in pieno controllo. La statunitense mette in fila Veronica Zuzulova (SVK) e Wendy Holdener (SUI), le uniche avversarie a contenere il loro ritardo nel giro di un secondo.
Oltre al podio, la voragine. Le slalomiste, quest’anno, dovranno fare i conti con una situazione ben delineata e, salvo clamorose sorprese, saranno pochi gli exploit ai quali potremo assistere nel corso della stagione. Tanto più che bisogna registrare le performance non all’altezza di diversi nomi di rango della disciplina: la campionessa uscente di specialità, la svedese Frida Hansdotter, ad esempio, non va oltre un anonimo decimo posto. Eppure, era attesa alla gara del riscatto dopo lo zero di Levi. Stesso discorso per Sarka Strachova e per Michaela Kirchgasser, lontanissime dal podio.
Capitolo azzurro, note dolenti. La più brillante è una discreta Irene Curtoni che, con il suo 12° posto finale, riesce a migliorare di una posizione la sua performance nella prima manche. A punti ci va anche Federica Brignone, non proprio una specialista nello slalom, che conquista la 24ª piazza. Tirata d’orecchie, invece, per Chiara Costazza, migliore azzurra al termine della prima manche, uscita dopo il secondo intermedio della seconda, e per Manuela Moelegg che non riesce nemmeno a portare a termine la sua prima discesa (così come Marta Bassino).
Da registrare l’ottima prestazione della slovena Ana Bucik, a lungo in testa nella seconda manche. La slalomista è riuscita a recuperare ben dieci posizioni rispetto alla prima discesa, cogliendo un prestigioso risultato che le consentirà di partire, nelle prossime prove, con un pettorale migliore.
Tutto il resto è Shiffrin. La sua esultanza, ma anche la sua serenità. La ventunenne ha già messo le cose in chiaro con queste due vittorie nelle prime due gare della stagione, sorprendendo anche per la facilità con cui sono arrivate. Specialmente nella seconda manche, infatti, l’atleta non ha sciato benissimo, ma la sua potenza e la sua precisione le hanno permesso addirittura di incrementare il suo vantaggio iniziale. “Non so se sono la più forte di tutte in questo momento – ha detto la Shiffrin al termine della gara – so solo che mi voglio godere il momento. Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto. Vincere è sempre fantastico”. E come darle torto?
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