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Federica Brignone conquista lo slalom gigante di Kronplatz, valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2016/17, fermando il cronometro sul tempo complessivo di 2:10.05. La sciatrice valdostana è stata strepitosa, eseguendo una seconda manche perfetta e precedendo sciatrici del calibro della Worley, della Shiffrin e della Gut. Una prestazione davvero eccezionale. Alle sue spalle è arrivata la leader di Coppa di specialità, Tessa Worley, con un ritardo di 55 centesimi. La terza posizione del podio è stata raggiunta dall’azzurra Marta Bassino, distaccata di 57 centesimi, anche lei autrice di una prova eccellente.
E’ la prima volta che si disputa una gara di Coppa del Mondo femminile sulla pista Erta di Plan de Corones, sempre considerata troppo complicata, a causa delle forti pendenze, e di dominio esclusivo delle competizioni maschili. Ciò nonostante, da quest’anno, gli organizzatori hanno cambiato opinione ed hanno deciso di dar vita ad un gigante femminile su questo difficile tracciato. Dal punto di vista tecnico, la parte alta si distingue per un pendio non troppo inclinato e per una compressione improvvisa al suo termine. Immediatamente dopo inizia il muro centrale, davvero molto esteso ed inclinato (61%), che sfocia a sua volta in un’altra compressione, da cui inizia un’ampia curva che conduce al traguardo.
La prima manche è stata realizzata dall’allenatore della nazionale tedesca, il quale ha cercato di assecondare le conformazioni del terreno. Nella parte alta dove il pendio è meno inclinato, quindi, ha stretto la distanza fra le porte mentre sul muro centrale, dove le difficoltà aumentano esponenzialmente, ha allungato la distanza fra i gates, con la presenza di qualche cambio di ritmo in coincidenza del tratto finale. Federica Brignone si è rivelata la migliore interprete di questo tracciato, realizzando il miglior tempo. La valdostana, scesa con il pettorale numero 15, ha sciato fin dalle prime porte in modo aggressivo, cercando di verticalizzare al massimo le traiettorie e risultando sempre stretta sul palo. Alle sue spalle è arrivata la leader della classifica di specialità, Tessa Worley, meno brillante del solito e con particolare sofferenza sul muro centrale, a 15 centesimi. Terza a 26 centesimi, Marta Bassino che ha compiuto una bella prova nonostante un errore commesso sulla compressione, poco prima del muro, dove è andata in torsione ed ha frenato per rimettersi sulla giusta traiettoria. Quarta Lara Gut a 46 centesimi che, come la Worley, non è stata eccezionale sul muro. Settima posizione per Sofia Goggia, a 91 centesimi, dietro Viktoria Rebensburg. La bergamasca è sembrata contratta nella sua azione e probabilmente ha trattenuto per paura dell’errore. Prima manche deludente anche per un’altra grande, Mikaela Shiffrin, che ha concluso nona ad un secondo e 43 centesimi di ritardo. Le altre italiane hanno compiuto una buona manche: Elena Curtoni 14°, Francesca Marsaglia 15°, Manuela Moelgg 17° e Irene Curtoni 18°, solo Nicole Agnelli non è riuscita ad accedere alla seconda parte di gara.
L’allenatore della squadra americana è stato l’autore della tracciatura della seconda manche. Questi, ovviamente, ha cercato di ottenere un disegno che si confacesse perfettamente alle caratteristiche tecniche di Mikaela Shiffrin, ha quindi reso il percorso di gara molto regolare con curve lunghe e non ha inserito grandi cambi di direzione sul muro mantenendo una certa ritmicità. Federica Brignone è stata davvero brava compiendo una seconda manche straordinaria. Nonostante la grande pressione nei suoi confronti, causata dalla presenza nei vertici della classifica delle migliori sciatrici del momento, è rimasta fredda rimanendo pulita ed efficace nelle fasi salienti dello slalom e risultando, la più veloce di tutte. La fuoriclasse francese Tessa Worley, pur disputando un’ottima manche nulla ha potuto nei confronti della valdostana, terminando alle sue spalle. Brava anche Marta Bassino, terza a soli due centesimi dalla francese. Mikaela Shiffrin si è riscattata dalla prova opaca nella manche iniziale, quinta alle spalle di Lara Gut. Sofia Goggia ha terminato in 11esima posizione dopo che ha commesso qualche errore di traiettoria sul muro perdendo troppo tempo. Si ritengono degne di nota le prove della svedese Sara Hector e dell’austriaca Bernadettte Schild. Ottima prova di Irene Curtoni, ottava, che riesce ad entrare nella top 10 grazie ad una buona seconda manche. L’azzurra è stata abile ad affrontare il muro centrale e a non soffrire la visibilità non ottimale sulla parte finale del tracciato. Una condizione sfavorevole che ha compromesso la prova di molte atlete, deludenti infatti le prove di Francesca Marsaglia e Manuela Moelgg, che dopo una buona prima parte di gara hanno pagato nel tratto in ombra ,terminando rispettivamente, 14° e 20°. L’altra italiana in gara è stata Elena Curtoni che ha chiuso al 21° posto della classifica finale.
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