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Frida Hansdotter ha conquistato lo slalom speciale di Flachau, valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2016/17, facendo segnare il tempo complessivo di 1:51.40. La svedese ha realizzato due manche splendide, ritrovando le sue migliori caratteristiche tecniche e dimostrando di essere una delle grandi interpreti di questa specialità . Alle sue spalle è arrivata la brava norvegese Nina Loeseth, con un ritardo di 58 centesimi. Il terzo gradino del podio è stato raggiunto in comunione da Mikaela Shiffrin e Wendy Holdener, distaccate di 78 centesimi.
La pista Hermann Maier di Flachau è caratterizzata dalla non eccessiva pendenza e dalla presenza di una serie di grandi dossi che si susseguono per tutto il percorso di gara. Gli ultimi due, situati in prossimità del traguardo, sono i più complessi da affrontare. Le condizioni del manto nevoso sono state ideali, in ragione delle frequenti precipitazioni che ci sono state in questi giorni e della persistenza di temperature rigide.
La tracciatura della prima manche è stata realizzata dall’allenatore della squadra statunitense, in modo decisamente regolare. La distanza fra i paletti è stata di circa 10metri. Il miglior tempo di manche è stato ottenuto da Frida Hansdotter. La vincitrice della coppa di specialità dello scorso anno è stata strepitosa, rifilando dei distacchi imponenti a tutte le dirette inseguitrici.  La svedese è stata abile ad interpretare nel migliore dei modi il tracciato, senza farsi mai sorprendere e mantenendo costantemente delle linee molto strette sul palo. Wendy Holdener si è rivelata l’unica atleta capace di contenere il distacco dalla svedese sotto il secondo, a 95 centesimi. L’elvetica ha sciato bene, confermando di attraversare una buona condizione psico-fisica. Nina Loeseth è arrivata terza, con un ritardo di un secondo e 8 centesimi. La giovane norvegese ha eseguito delle linee troppo lontane dal palo, controllando eccessivamente la propria azione e perdendo tempo. Quarta si è piazzata Veronika Velez Zuzulova, a un secondo e 15centesimi. La slovacca è stata veloce nella parte alta, ma gli ultimi due dossi l’hanno messa in crisi facendole perdere le linee migliori e centesimi preziosi. A sorpresa Mikaela Shiffrin non è andata oltre la quinta posizione, accusando un distacco di un secondo e 38 centesimi. La regina dello slalom è parsa meno brillante del solito, a tratti addirittura macchinosa, nonostante potesse contare sulla tracciatura del proprio allenatore. Discreta la prova delle giovani austriache Bernadette Schild e Katharina Truppe, rispettivamente sesta a +1.48 e settima a + 1.63. Deludente la manche di Sarka Strachova, settima a un secondo e 93 centesimi. La slovacca, il cui stile può considerarsi certamente tra i migliori del circuito, è stata molto lenta nella parte alta ed in molte occasioni ha perso lo sci esterno, andando fuori linea. Ci si aspettava di più anche da parte della connazionale Petra Vlhova: scesa con il pettorale numero uno è uscita per un’inforcata nel finale. Non bene le italiane. Irene Curtoni 14eseime e Chiara Costazza 15esima. Entrambe avrebbero potuto contenere maggiormente il distacco e contare su una posizione migliore, ma non hanno saputo comprendere la tracciatura ed il pendio, rimanendo spesso sulla difensiva e risultando lente. Stesso problema per Manuela Moelgg, 21esima a quasi tre secondi. Esordio stagionale e seconda presenza assoluta in Coppa del Mondo per la valdostana Martina Perruchon, purtroppo fuori i trenta dopo la prima manche. Bassino, Goggia e Brignone non hanno partecipato. Sono state dirottate a Tarvisio per degli allenamenti specifici, in vista delle gare veloci che le vedranno protagoniste questo fine settimana ad Altenmark.
L’italiano Luca Agazzi, allenatore della squadra canadese, ha disegnato la seconda manche con una serie di figure piuttosto verticali, anche all’altezza dei due dossi finali. Quindi, nel complesso, è risultato un percorso di gara molto veloce. La Hansdotter si è confermata con una seconda manche al limite dell’inforcata, sempre all’attacco pronta a tutto pur di far sua la gara. Seconda la talentuosa norvegese Nina Loeseth. Impeccabile nella parte finale, ha fatto registrare uno dei migliori tempi di manche. Rabbiosa la gara di Mikaela Shiffrin. Tutta la frustrazione accumulata per la brutta prestazione realizzata nella prima manche, ha spinto l’americana a tirare fuori il meglio di sé fino a raggiungere il podio. Stesso tempo per Wendy Holdener.  Le giovani austriache Bernadette Schild e Katharina Truppe non hanno disatteso le aspettative del pubblico di casa per quanto fatto vedere nella prima manche.  Da evidenziare il risultato di Christina Geiger, 14esime nella prima manche. La tedesca è stata una delle più veloci nel compiere la parte più tecnica di questo slalom, all’altezza dei due dossi finali. Ancora difficoltà per la slovacca Sarka Strachova, finita dietro la tedesca e la svedese Wikstroem. Nel complesso ha recuperato molte posizioni, giungendo decima. A proposito delle nostre atlete, bella la prova di Chiara Costazza. La trentina si è riscattata da una prima manche deludente, eseguendo un’ottima discesa con linee molto aggressive. In conclusione, 12esima. Degna di considerazione la prestazione di Resi Stiegler. La 31enne americana è sembrata quella di un tempo, molto reattiva ed agile. Brava Manuela Moelgg. L’altoatesina, a parte qualche errore di arretramento nella parte alta, ha condotto una buona prova complessiva, recuperando diverse posizioni e concludendo al 16esimo posto. Fuori Irene Curtoni, per un’inforcata subita poco dopo la partenza.