Ottimi risultati per gli italiani nella seconda prova di discesa libera di Kitzbuhel, tappa della Coppa del mondo 2019 maschile di sci alpino. Alle spalle Reichelt c’è un felicissimo Matteo Marsaglia: “La pista mi piace da sempre, nella prima prova forse avevo un set-up sbagliato arrivando da Wengen, dove c’erano condizioni decisamente diverse – ha dichiarato l’azzurro, a soli 23 centesimi dall’austriaco – Mi ero spaventato, perché non ero riuscito a stare tanto in piedi e non avevo avuto un grande grip, anche se in alcuni tratti avevo sciato abbastanza bene. Oggi da subito, dalle prime due curve, ho sentito quel feeling che mi piace. Mi sono divertito, ho avuto un po’ di fortuna perché noi con i pettorali più alti avevamo migliore visibilità rispetto ai primi. Me la sono proprio goduta, è venuta fuori una bella prova, adesso bisogna ripetersi in gara”. Per Marsaglia sono arrivate anche ottime risposte dal punto di vista fisico: “Sto bene, non lo dico troppo forte perché non porta fortuna. Mi sto ricostruendo piano piano, sicuramente devo aumentare la zampata. Mi aspetto due belle gare solide, mi farebbero comodi un paio di piazzamenti nei primi venti”.
Al terzo posto troviamo Dominik Paris: “Anche con sensazioni non bellissime come il primo giorno, sono andato abbastanza veloce e questo dà fiducia. Il segreto per vincere sulla Streif? Devi essere più forte della pista – ha dichiarato – Dipende dalla giornata, se è quella giusta, qui vai ancora più al limite del solito, l’importante è arrivare senza errori. È importante avere rispetto della pista, perché se sbagli la linea finisci nelle reti. Ma è importante anche avere la fiducia di andare al limite”.
Soddisfatto anche Christof Innerhofer: “Oggi ho avuto sensazioni migliori, sono contento di essere riuscito a pensare di più alla sciata e non solo a sopravvivere. Qui le condizioni cambieranno tutti i giorni, non vedremo molto sole, nevicherà e ci sarà la nebbia. Ma se non succede nulla di super strano, i favoriti sono sempre gli stessi: Paris, Mayer, Feuz, Kilde, Reichelt, Kriechmayr”.
“Nelle ultime settimane non avevo tanto feeling, qui ho cambiato il set-up e ho avuto subito fiducia e sono fiducioso per la gara di sabato – ha invece confessato Werner Heel, che ha chiuso con il quattordicesimo tempo – La pista tiene fino all’ultimo, la visibilità è migliorata per chi partiva con pettorali più alti, ma noi stiamo sciando sempre bene, soprattutto sulle piste più difficili siamo sempre competitivi. Ci vuole solo un po’ di fiducia e un po’ di calma. Mi aspetto di essere tra i primi trenta, se posso fare anche meglio ben venga. Darò il massimo, non vedo l’ora che arrivi sabato”.