Il super-G femminile con il quale si sono aperti i Mondiali di sci alpino di Are 2019, in Svezia, ha portato lo straordinario argento – per due centesimi non trasformato in oro – di Sofia Goggia, ma anche altre tre azzurre in top-10 al termine di un’ottima performance delle italiane. Nadia Fanchini è quinta, Francesca Marsaglia settima e Federica Brignone decima.
La Fanchini è soddisfatta, ma dispiaciuta del fatto che l’abbassamento della partenza le abbia fatto perdere qualcosa in chiave podio: “Quando ci hanno tolto il primo pezzo sono rimasta un po’ male, perché sopra il tracciato era molto tecnico e noi siamo più brave in quei tratti. La neve era facile e lenta, non mi sentivo molto veloce, ma cercavo di dare tutto. Siamo lì a centesimi, era difficile fare la differenza, magari sbagliava chi è abituato ad andare dritto. Qui siamo venuti per le medaglie, per la terza volta sono lì sotto di poco, ma l’importante è aver dato l’anima. Ci riproverò domenica in discesa”.
La Marsaglia, invece, si focalizza sul piccolo errore nel salto che non le ha permesso di giocarsi fino in fondo una medaglia, ma al contempo non ha rammarichi: “Ho un po’ d’amaro in bocca. Siamo tutte vicine, ma è una gara così e bisogna accettarlo. Non c’è rammarico, mi sono resa conto in tv che era un superG da non lasciare neppure un metro, soprattutto per noi che siamo molto precise e molto tecniche. Volevo divertirmi, ho voluto limare un po’ troppo l’ultimo salto, quello è stato l’errore, ma l’ho fatto perché volevo andare veloce e quindi lo accetto”.