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“A me piace tantissimo la luce artificiale perché illumina benissimo il terreno. Secondo me ci saranno più problemi nella prima manche, mentre quando è veramente buio, le luci illuminano perfettamente. C’è solo un punto scuro, prima dell’ultimo dosso, dove bisogna assolutamente passare. Spero che l’organizzazione riesca a far arrivare un po’ di luce“. Queste le dichiarazioni di Federica Brignone alla vigilia della gara di gigante femminile valevole per i Mondiali di sci alpino 2019 di Are. L’azzurra, argento in questa disciplina a Garmisch 2011, proverà a centrare un piazzamento sul podio nella gara che si dividerà in due manche pomeriggio/sera sulla neve svedese: “Sto bene, da dopo la combinata ho fatto tre giorni di gigante, uno sulla pista da riscaldamento in notturna per provare la luce della seconda manche. Un giorno invece abbiamo sciato nell’orario della prima manche – ha dichiarato Brignone al sito Fisi.it – Ad Are i miei risultati sono: due secondi posti, due quarti e due ottavi, ma tutti sulla pista dei maschi. Quella di questi Mondiali non l’ho mai provata“.
Infine sulla variabile meteo: “Il meteo non l’ho mai guardato, ma penso che sia meglio se pioverà perché saleranno e dovrebbe tenere. Personalmente preferisco una condizione così, piuttosto che la neve bagnata di oggi. Credo che il vero problema non sarà la neve, ma il vento, che blocca la seggiovia e comunque impedisce di gareggiare in sicurezza“. Poi le dichiarazioni di Marta Bassino, la ‘riserva’ italiana nel bronzo del team event della giornata di ieri: “La medaglia della Team Event è tutta di chi ha gareggiato, io ero riserva, ma i protagonisti sono stati gli altri. Li ho visti ben determinati, e volevano questo risultato a tutti i costi e ci sono riusciti. Io conosco un po’ di più Lara Della Mea, perché ultimamente sta frequentando la squadra: è determinata e senza pensieri“. Poi chiude: “Nel gigante di domani so cosa posso fare e mi farò valere. Sono contenta di come mi sono ripresa nel corso della stagione. All’inizio non sono partita bene, ma poi ho ritrovato le giuste sensazioni ed mi hanno riportato sul podio di Kronplatz“.