Si conclude nel migliore dei modi il 2017 per lo sci alpino azzurro femminile. Dopo il successo di giovedì 28 dicembre di Dominik Paris nella discesa libera di Bormio, quest’oggi Federica Brignone si è aggiudicata la sua sesta prova di Coppa del Mondo con lo slalom gigante di Lienz 2017, Austria. La valdostana, quarta dopo la prima manche, ha preceduto nell’ordine la tedesca Viktoria Rebensburg di soli 4 centesimi e la leader di Coppa del Mondo Mikaela Shiffrin di 8.
Giornata fantastica nella località austriaca, con temperatura di poco sopra lo zero e il sole a baciare la pista. A partire favorita era ovviamente la mattatrice di questa stagione, la Shiffrin si presentava anche in testa nella classifica di specialità e quindi con tutti gli occhi puntati addosso. Tra le prime 6 erano 4 le azzurre a partire, in una pista che tradizionalmente ha riservato buone soddisfazioni all’Italia.
Percorso della prima manche come spesso capita a Lienz estremamente breve e scorrevole, dove era difficile scavare un solco rispetto alle avversarie. Solco che non ha scavato Mikaela Shiffrin, protagonista di una gara regolare ma in cui non ha preso quei rischi che ci si aspettava e facendosi superare di 5 centesimi dalla sua principale avversaria di stagione, la tedesca Rebensburg. Attaccate alle due capoliste le nostre brave Brignone (+ 0.17) e Goggia (+ 0.19), quest’ultima finalmente brillante anche in gigante. Davanti a loro una conferma importante per la slovena Tina Robnik, partita col pettorale 23 e con una pista sicuramente deteriorata, dentro il podio virtuale della prima manche (terza a 12 centesimi). Brava anche Marta Bassino, che pagava solo 52 centesimi grazie a una prova pulita senza errori rilevanti, Manuela Moelgg invece solo 14a a più di un secondo di ritardo, probabilmente penalizzata da una neve granulosa e sin troppo morbida per le caratteristiche tecniche dell’altoatesina.
Condizioni simili per le gigantiste nella seconda manche, con la differenza di una pista tutta in ombra, e possibilmente ancora più scorrevole nel primo tratto, quasi un super-G nelle prime porte per poi girare parecchio dalla metà in poi. Strepitosa la prova di Petra Vlhova, la slovacca che fuori dalle 10 dopo la prima run è tornata sui suoi livelli nella seconda guadagnando fino alla 7a posizione finale, complice anche l’uscita di gara di una Marta Bassino e la prova deludente di Sofia Goggia, entrambe ancora non sui livelli della stagione 2016/2017 in questa specialità.
A non deludere invece è stata Federica Brignone, brava come nella prima manche a sovvertire una prima parte di gara poco convincente. La valdostana, che finalmente sembra aver messo a bada i problemi di pubalgia, è stata di fatto tra le prime la migliore ad interpretare la seconda parte di manche, facendo decisamente meglio delle esitanti Shiffrin e Rebensburg. Male la Robnik, che non è riuscita a confermare la splendida prima manche retrocedendo all’11° posto. Distanti le altre azzurre: 13a Moelgg, 16a Goggia e 25a Curtoni.
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LE PAGELLE
MIKAELA SHIFFRIN 6,5: Non all’altezza delle ultime prestazioni, qualche errore disseminato lungo il tracciato in entrambe le manche, in una gara nella quale comunque per caratteristiche (brevità e poche difficoltà tecniche) non poteva far valere la solita superiorità.
VIKTORIA REBENSBURG 7: Una grande prima manche per lei, ma come la Shiffrin ha commesso una serie di piccole imperfezioni che l’hanno fatta arrivare con scarsa velocità all’ultimo cambio di pendenza, contribuendo al recupero della Brignone.
FEDERICA BRIGNONE 8: Brava a lottare, sia nella prima che nella seconda manche, in entrambi i casi discese cominciate non brillantemente ma in cui ha fatto la differenza non solo con le innegabili qualità tecniche ma anche a un’ottima capacità di mollare gli sci, che questa pista esigeva per ottenere dei risultati.
SOFIA GOGGIA 5,5: Una Goggia dai due volti, una prima manche in cui complice l’ottimo pettorale di partenza ha fatto valere le sue doti di scorrevolezza sulla neve granulosa di Lienz, un vero e proprio disastro nella seconda in cui ha faticato terribilmente a rimanere in pista con dei gravi problemi di tenuta degli sci.
MARTA BASSINO 5,5: Buona la sua prima manche, priva di rilevanti errori, che le ha permesso di stare a circa mezzo secondo dalla testa della gara. Purtroppo per lei un brutto errore di linea a metà seconda manche non le ha consentito di restare in pista e quindi provare a confermare il primo mini gruppo di partenza per la prossima gara.
MANUELA MOELGG 6: Condizioni di neve che non la favorivano, e una prima manche dove ne ha particolarmente risentito nonostante un buon pettorale. Nella seconda parte di gara pur senza offrire il meglio di sé ha spinto da cima a fondo riuscendo a mantenere una dignitosa posizione tra le 15.