L’ex sciatrice azzurra Isolde Kostner ha parlato ai microfoni di Extratime, su Radio 1 Rai, del momento che sta vivendo la Nazionale femminile fi sci alpino. “È la dominatrice assoluta. Basti pensare che nell’unica gara che non ha vinto è uscita di pista. Marta Bassino ha una sciata assolutamente precisa e nelle curve riesce a tirare lo sci in modo perfetto. Con la sua tecnica perfetta riesce a superare i punti difficili in modo molto migliore rispetto alle altre” ha detto Kostner sulla piemontese, al momento senza rivali nello Slalom Gigante.
“Fino ad ora è stata di gran lunga la più forte tecnicamente: le altre neppure le si avvicinano” ha sottolineato l’ex campionessa azzurra, “è la prima volta che lo sci italiano vive una cosa del genere… la prima volta che un’atleta italiana vince quattro gare su cinque a inizio stagione: non lo ha mai fatto neanche una grande campionessa come Deborah Compagnoni“. “Abbiamo una gran bella squadra con tante ragazze forti” ha aggiunto Kostner, “in particolare Marta Bassino, tecnicamente fortissima, e Sofia Goggia che oltre alla bravura ha una voglia di attaccare senza paura di niente nelle discipline veloci. Ed è veramente divertente quest’anno guardare le gare e vederle andare forte“.
La due volte campionessa del mondo di SuperG ha poi parlato del difficile momento di Federica Brignone, detentrice della Sfera di Cristallo che in questo avvio di stagione sta facendo più fatica. “Federica l’anno scorso ha vinto la coppa del mondo generale e tutti ci aspettavamo di nuovo tanto da lei, ma questo dimostra che la vita da atleta non è sempre facile e a volte c’è davvero da combattere” ha sottolineato Kostner, che infine ha detto la sua sull’assenza del pubblico causa Covid: “Chi gareggia nella velocità sente di meno la mancanza del pubblico. Come si dice in gergo, hai talmente il vento che ti fischia nelle orecchie che il pubblico non lo senti. Lo avverti solo all’arrivo e nei primi metri di gara in partenza. Nelle gare tecniche, invece, si riesce a sentire il tifo del pubblico e quindi se ne sente un po’ la mancanza“.