dall’inviato ad Altenmarkt, Michele Galoppini
Nell’attesa di sapere se si potrà effettivamente gareggiare, sotto la fitta nevicata di Altenmarkt-Zauchensee, Michaela Kirchgasser è nell’attesa di sapere se potrà gareggiare anche a causa del suo ginocchio, che l’ha già tenuta fuori dalle competizioni nello slalom di Flachau. Gentilissima, l’austriaca dopo le usuali interviste con la stampa locale, si è concessa anche ai microfoni di Sportface per una breve intervista.
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“Il ginocchio sta meglio rispetto a Flachau“, ci dice con il sorriso. “Ma non è una situazione semplice perché non è chiaro quanti giorni di riposo di serviranno per tornare al 100%. Potrebbero essere 2 o 3, o magari più di una settimana. Al momento comunque mi sento bene, proverò già domani a sciare e spero di poter gareggiare già domenica. Comunque l’obiettivo principale è il Mondiale di Sankt Moritz e dare là il mio meglio“.
Proprio alla rassegna iridata, l’austriaca è alla ricerca di un grande risultato. “L’obiettivo al Mondiale è conquistare una medaglia, nello specifico nella Combinata Alpina, poiché sono abbastanza sicura di potermi giocare le mie chance in quella gara: mi piace il pendio, mi piace la neve, mi piace la discesa libera… quindi non vedo perché non pensare di potermi giocare un metallo“.
L’Austria, solita fucina di numerose medaglie alle rassegne internazionali, anche in rosa, dovrà peraltro fare molto affidamento sulla Kirchgasser, visti i numerosi infortuni che hanno falcidiato la squadra (tra cui Veith e Brem). “La squadra austriaca al femminile è davvero sfortunata quest’anno, ed anche le più giovani hanno già avuto in passato i loro infortuni, ma sanno come gestire la cosa. Per fortuna il nostro team sta facendo un lavoro grandioso, non mettendoci alcuna pressione. Abbiamo solo bisogno di un po’ di tempo e torneremo ad essere grandi e ad ottenere bei risultati“.
E con l’attesa di sapere come sta il ginocchio, come detto, c’è anche l’attesa di condizioni meteo migliori. “Ci siamo abituate, soprattutto in velocità“, dice con un sospiro. “SuperG e discese capita spesso vengano scombinate dal brutto tempo, dalla neve o dal vento. Non ci sono possibilità se non aspettare, ci si abitua negli anni a gestire queste attese e queste situazioni, lo capiamo fin da subito quando ci alziamo al mattino e guardiamo fuori dalla finestra la neve fresca caduta o il vento che spira. Capiamo subito sarà una giornata complicata, che ci sarà da aspettare, che potrebbero esserci cancellazioni o rinvii. L’importante è non farlo diventare un problema, basta abituarsi“.