Mikaela Shiffrin potrebbe già abdicare dalla lotta alla conquista della Coppa del mondo 2024/25 di sci alpino. La fuoriclasse statunitense, che ha già vinto la sfera di cristallo in cinque occasioni (2017, 2018, 2019, 2022, 2023), si è infortunata gravemente lo scorso 30 novembre negli Stati Uniti a Killington, nel secondo slalom gigante stagionale, che la ha costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico all’addome. Attualmente la classe ’96 di Vail è impegnata nel percorso di riabilitazione per guarire dalla ferita, ma sono ancora incerti i tempi di recupero e dunque la data del suo ritorno alle gare. Si può escludere però un rientro a breve termine, il che mina notevolmente le sue chance di vittoria in classifica generale.
È lei stessa a spiegare il suo infortunio ai microfoni di Ski Racing: “Quella che ho rimediato è una profonda ferita da taglio con un forte trauma muscolare. Non posso lamentarmi però, perché sono stata davvero fortunata in quanto era probabilmente ad un millimetro dal colon. La ferita non era in grado di drenare il liquido dal mio corpo in modo che potesse guarire, quindi abbiamo optato per l’intervento chirurgico. Così abbiamo scoperto una sacca di liquido che non era stata toccata dall’aspiratore per ferite“.
Infortunio grave per Shiffrin, non comune nello sci
Shiffrin ha spiegato come il suo infortunio sia molto raro nel mondo dello sci alpino: “Non ci sono molti precedenti di questo tipo di infortunio nel mio sport. Possiamo considerare gli strappi obliqui acuti nel baseball, nell’hockey e in altri sport, ma le gare di sci alpino sono del tutto differenti. Quando si pensa alla forza di una curva di gigante, di uno slalom o di un Super-G, è difficile sapere cosa può sopportare il muscolo. Penso che se tutto fosse andato per il verso giusto e tutti i drenaggi fossero stati eliminati, saremmo stati abbastanza sicuri sul proseguire la stagione, ma ora non sono in grado di aggiungere altro. Dipende solo da come migliorerò nelle prossime settimane e mesi. Abbiamo un paio di settimane per vedere, e penso che ogni giorno avremo una visione più chiara di quelle che sono le condizioni e la guarigione“.
La campionessa americana però non si dà per vinta: “Nello sci c’è in gioco una buona dose di fortuna. Da un lato è vero che la fortuna te la crei da sola con la preparazione e il duro lavoro, ma dall’altro lato, sono grata di non aver subito un impatto più forte. Nella mia carriera sono stata molto fortunata a livello di infortuni. Si può vedere quanto sia facile sbagliare e quanto sia difficile arrivare al traguardo con un tempo veloce ogni giorno. Sono grata per le tante volte che sono riuscita a farlo e spero ovviamente di poterlo fare ancora in futuro“.
Shiffrin, la donna dei record
Shiffrin, che è già la sciatrice più vincente di tutti i tempi con 99 vittorie e 154 podi, insegue oltre alla 100esima vittoria, anche la sesta Coppa del Mondo, che le permetterebbe di agganciare l’austriaca Annemarie Moser-Proll a quota 6 (cinque consecutive dal 1971 al 1975 e poi nel 1979) in vetta a questa speciale classifica. Il suo palmares sconfinato parla da solo, e oltre alla Coppa del Mondo può vantare anche due ori olimpici (a Sochi in slalom nel 2014 a soli 18 anni diventando la più giovane campionessa olimpica della specialità nella storia dello sci alpino, e in slalom gigante a Pyeongchang 2018) e sette ori mondiali (in slalom nel 2013, 2015, 2017 e 2019, in gigante nel 2023, in Super-G nel 2019 e in combinata nel 2021).
Anche in questa stagione aveva cominciato fin da subito a dettare legge, con le vittorie nei due slalom di Levi e Gurgl che l’avevano da subito candidata come grande favorita alla coppa di cristallo; poi il brusco stop che ne ha frenato la corsa e ha generato qualche incognita sul suo futuro a breve termine.