
loic meillard - Foto Christopher Creveling Imagn Images / IPA Sipa USA
Loïc Meillard fa la voce grossa anche a Sun Valley nell’ultimo slalom gigante della Coppa del Mondo 2024/25 di sci alpino. L’elvetico si conferma di un altro pianeta in questo finale di stagione e vince la sua terza gara stagionale dopo la doppietta di Hafjell, in un’annata che lo ha visto anche campione iridato in slalom a Saalbach. Dai Mondiali in poi il classe ’96 si è dimostrato di gran lunga il migliore nelle discipline tecniche, e il distacco odierno ne è una testimonianza; al secondo posto c’è Marco Odermatt, staccato di ben 95 centesimi dal connazionale. Dopo una brutta prima manche chiusa al sesto posto, Re Odi è comunque riuscito a salire sul podio, pur con una sciata meno brillante del solito. Il fuoriclasse rossocrociato raggiunge così Alberto Tomba a quota 88 podi in carriera.
Completa il podio sul terzo gradino Henrik Kristoffersen, che dopo la battuta d’arresto nelle due gare di casa in Norvegia, torna a sciare a buon livello e centra il nono podio della sua stagione. Chiude quarto invece Lucas Braathen Pinheiro, davanti a Stefan Brennsteiner e Marco Schwarz, autore insieme a Odermatt del miglior tempo nella seconda manche. L’unico azzurro in gara era Luca De Aliprandini, che conclude la sua stagione con un nono posto sulla pista Greyhawk/Hemingway. Per il trentino classe ’90 questa è stata la miglior stagione della carriera, coronata dal memorabile terzo posto nel gigante di Adelboden; ovviamente ci riproverà l’anno prossimo con le Olimpiadi in casa, ma la situazione in casa Italia rimane desolante per quanto riguarda il gigante.

Classifica finale gigante Sun Valley 2025
- MEILLARD Loic SUI 2:15.21
- ODERMATT Marco SUI +0.95
- KRISTOFFERSEN Henrik NOR +1.14
- PINHEIRO BRAATHEN Lucas BRA +1.33
- BRENNSTEINER Stefan SUI +1.39
- SCHWARZ Marco AUT +1.93
- KRANJEC Zan SLO +2.01
- HAUGAN Timon NOR +2.06
- DE ALIPRANDINI Luca ITA +2.09
- GRAMMEL Anton GER +2.36

Le pagelle dello slalom gigante di Sun Valley
Loic Meillard, voto 10: spesso e volentieri lo abbiamo visto al comando della prima manche e poi sciupare tutto nella seconda; da un paio di settimane invece ha fatto lo step in più e ora fa paura a chiunque. Finale di stagione da sogno, e nella prossima stagione se mantiene questa continuità può dare grossi grattacapi a Odermatt per la Coppa di gigante.
Marco Odermatt, voto 8: errore grave nella prima manche, errore anche nella seconda. Malgrado ciò è sempre lì: meno brillante e più battibile rispetto al passato, ma dal podio non scende mai.
Henrik Kristoffersen, voto 8: non aveva più chance per quanto riguarda la Sfera di Cristallo di gigante, ma trova comunque due manche solide che lo riportano sul podio. È il numero 95 della carriera, il terzo posto all-time è molto vicino.
Marco Schwarz, voto 7: forse la gara migliore dell’anno arriva proprio al (pen)ultimo appuntamento utile. Non è stata una stagione facile quella del rientro dopo il grave infortunio di fine 2023, ma la seconda manche del carinziano può lasciar ben sperare per il suo futuro.
Lucas Pinheiro Braathen, voto 6,5: grave errore nella parte alta, poi ritrova la sua sciata ma non è abbastanza per salire sul podio. Sembra abbuonato a questa posizione, essendo la sua quinta stagionale.
Luca De Aliprandini, voto 6: sbaglia nella parte alta, poi commette diverse sbavature ma riesce ad essere comunque veloce. Al traguardo paga 16 centesimi da Schwarz ma è quarto, e a fine gara sarà nono. Rimane l’unica luce azzurra in una disciplina in cui la vittoria manca addirittura dal 2012.
Thomas Tumler, voto 5: era in gran forma, ma commette due errori gravi nelle curve più inclinate e finisce fuori dalla top ten. Rimane comunque una stagione memorabile per l’elvetico, che a 35 anni ha trovato la prima vittoria in Coppa del Mondo a Beaver Creek e le prime due medaglie iridate a Saalbach.
Tracciatura prima manche, voto 4: manche lentissima, con maglie strette e tanti angoli al limite della regolarità. In una pista già di suo molto complicata, questa tracciatura senza ritmo non ha certo aumentato lo spettacolo. Malgrado sulla carta le caratteristiche sulla carta sembravano congeniali, l’allenatore croato non è riuscito a favorire il suo atleta, dal momento che Zubcic ha chiuso settimo a oltre un secondo nella prima manche.