La prima volta non si scorda mai. E’così anche per Federica Brignone, vincitrice del SuperG che si è svolto sul tracciato tecnico di Soldeu. Quest’oggi si replica (è in programma la combinata), è sempre la neve a farla da padrona tanto da spostare di nuovo il traguardo e di posticipare l’orario del via alle 12. Una sorpresa anche per la sciatrice italiana che, racconta ai microfoni della Gazzetta dello Sport, non si aspettava un risultato simile. “Questa vittoria è stata una sorpresa meravigliosa, non riesco ancora a realizzare. Sono felicissima. Cercavo un altro successo in questa stagione, ma non avrei mai pensato potesse arrivare in Super G. Stavolta è andato tutto bene. Quando ho visto la posta ho pensato che sarei arrivata 20esima. C’era tutto in piano e io quest’anno sui piani proprio non vado. Invece per il vento e la nevicata hanno tolto tutta quella parte. Siamo partiti più in basso. E’ rimasta solo la parte tecnica in cui posso sciare bene e penso di averlo fatto”.
Le condizioni sono cambiate durante la gara. Ha aiutato?
“Certo, è vero che è stata una gara strana, ma eravamo almeno una quindicina a partire davanti quando le condizioni erano migliori. Io credo di aver sciato bene, ho avuto l’occasione e l’ho sfruttata. Non ho mai creduto alla fortuna o alla sfortuna, ognuno se la crea. E’ vero che nevicava forte quando sono scese le migliori, compresa la Vonn, ma la pista non si è rovinata, almeno così mi hanno detto. E questo è uno sport così, anche a me è capitato di scendere con la nebbia”.
Le è piaciuto il tracciato?
“Era davvero molto bello, soprattutto nella parte centrale che girava molto e non era neppure così lento come si poteva pensare. Una gara veloce, adatta a me”.
Che cosa è cambiato nel rapporto con la velocità?
“Ho più confidenza, mi sono allenata di più in SuperG sia in estate che durante la stagione. E da un mese e mezzo giro con la squadra di discesa”.
Obiettivi?
“Ora mi aspetto di continuare a sciare così. Dopo Soelden l’obiettivo era di vincere un’altra gara. Ora è di vincerne un’altra. Ma senza stress, non voglio mettermi fretta”.
Si fa più fatica con tante gare in più?
“Io ne sto facendo molta meno. Fisicamente non sono mai stata così bene, in più se una gara non va il giorno dopo ne ho un’altra. Prima, con solo otto giganti, se ne sbagliavo una era una tragedia”.
E’ anche merito della nuova preparazione fisica e mentale?
“Anch’io ho avuto un momento in cui non ero così in forma, ma adesso sugli sci mi sento proprio bene, veloce. E anche quando non mi sembra di andare forte i risultati arrivano”.
Si può dire che comincia una nuova carriera?
“La polivalenza è sempre stata il mio sogno, ma non arriva da un anno all’altro. Bisogna costruirla piano piano. Con calma è arrivato il momento. Ora ci provo anche in combinata”.