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Aleksander Aamodt Kilde vince, anzi stravince la discesa libera disputata in Val Gardena e valida per la Coppa del Mondo 2018/2019 di sci alpino. Prestazione a dir poco perfetta per il velocista norvegese, il quale ha sfruttato nel migliore dei modi il pettorale numero 6 e ha pennellato le curve della Saslong e ha spinto come un matto nei tratti di scorrevolezza. E i distacchi che sono venuti fuori quest’oggi in discesa, dopo un Super G molto equilibrato come quello di ieri, sono sotto gli occhi di tutti. Al secondo posto troviamo Max Franz, il quale ha saputo rialzarsi e ha tirato fuori una bella prova in discesa, rimediando però un distacco di ben 86 centesimi da Kilde. A completare il podio ci ha pensato Beat Feuz, il quale ha sfiorato il sorpasso ai danni del rivale austriaco, piazzandosi al terzo posto con un ritardo di 92 centesimi nei confronti del vincitore.
Grande beffa per la pattuglia degli Stati Uniti, che porta per la prima volta in stagione tre atleti nelle prime dieci posizioni, ma tutti e tre ai piedi del podio. La beffa principale è per Bryce Bennett, il quale scende davvero bene ma deve accontentarsi del quarto posto, con un ritardo di appena sei centesimi dalla terza piazza di Feuz. Alle spalle del velocista americano ci sono altri due rappresentanti del team a stelle e strisce, ovvero Steven Nyman e Travis Ganong: bravissimo quest’ultimo, il quale scende con il pettorale numero 31 e nonostante una pista segnata riesce comunque a beccare appena due decimi da Franz che ha chiuso al secondo posto, mettendosi davanti anche al grande favorito di giornata, Aksel Lund Svindal. Il norvegese, reduce dalla vittoria in Super G ma anche un po’ provato proprio per la gara di ieri, chiude “solo” in settima posizione, pagando un distacco superiore al secondo nei confronti di un Kilde stratosferico.
Da dimenticare anche la discesa libera per la pattuglia azzurra, in particolare per Dominik Paris e Christof Innerhofer. Il primo ha chiuso solamente al diciassettesimo posto, pagando dazio in maniera pesante nelle curve con un angolo più aspro. Alle sue spalle c’è Inner, che dopo l’incoraggiante secondo posto di ieri in Super G paga forse lo scotto della fatica e le aspettative che sono inevitabilmente tornate su di lui: 18° posto per l’azzurro. Meglio di entrambi ha fatto un ottimo Emanuele Buzzi, il quale non ha pagato il pettorale numero 24 e sciando bene prendendosi qualche rischio ha concluso in quindicesima posizione, risultando il migliore tra gli italiani. Ventiduesimo posto per Mattia Casse a oltre due secondi dal vincitore, a ridosso della zona punti Werner Heel.
La classifica tempi
1° Aleksander Aamodt Kilde 1:56.13
2° Max Franz +0.86
3° Beat Feuz +0.92
4° Bryce Bennett +0.98
5° Steven Nyman +1.01
6° Travis Ganong + 1.05
7° Aksel Lund Svindal +1.08
8° Mauro Caviezel +1.12
9° Adrien Theaux +1.17
10° Hannes Reichelt +1.31
15° Emanuele Buzzi +1.55
17° Dominik Paris +1.72
18° Christof Innerhofer +1.75
22° Mattia Casse +2.12
30° Werner Heel +2.35
50° Federico Simoni +3.43
54° Florian Schieder +3.99