
Brignone - Foto Michael Madrid-Imagn Images/Sipa USA
Le difficili condizioni meteo di Sun Valley, con l’abbondante nevicata che si è abbattuta nelle ultime ore sulla località dell’Idaho ha costretto gli organizzatori a cancellare le due discese libere previste per questa sera. Originariamente in programma alle 18.00 la discesa maschile e alle 19.30 quella femminile (orari italiani), sono state prima spostate alle 21.00 e alle 22.00 con partenza abbassata, poi dalle 21.30 e infine annullate in maniera definitiva. Arrivano dunque i primi verdetti da Sun Valley, anche senza gareggiare. Può esultare Federica Brignone, che ottiene così la matematica vittoria della Coppa del Mondo 2024/25. Sulla carta la tigre di La Salle era già sicura del trionfo, dal momento che a quattro gare dal termine della stagione il suo vantaggio su Lara Gut-Behrami era pari a 382 punti, ma l’elvetica non gareggia in slalom. Da pochi minuti è arrivata anche la conferma aritmetica, che corona una stagione da sogno.
Non è tutto però, perché Brignone si porta a casa anche la Coppa di discesa libera per la prima volta in carriera; nella classifica di specialità vince con 384 punti e un margine di 16 lunghezze sull’austriaca Cornelia Hütter, che puntava al sorpasso a Sun Valley. Nulla da fare però, così come per Sofia Goggia, che chiude al terzo posto con 350 punti. Il trionfo della veterana valdostana sembrava impensabile fino a pochi mesi fa, ma in questa stagione ha avuto una crescita esponenziale nella disciplina, ottenendo anche le due prime vittorie in carriera a Sankt Anton e Garmisch-Partenkirchen. La capacità di Federica di far correre lo sci, unita alla sua spavalderia e pulizia tecnica ha fatto la differenza, e ora può continuare a sognare uno storico tris.

Le parole di Brignone
Federica ha parlato così alla Fisi dopo aver vinto la seconda Coppa del Mondo generale in carriera: “Sono molto emozionata, ma voglio già tenere il setting per la prossima gara di domani. È una giornata fantastica, è una cosa folle, se me lo avessero detto ad inizio non me lo sarei mai aspettato. Mi sarebbe piaciuto fare la gara oggi, ma questi sono gli sport outdoor e questo è lo sci. E comunque non mi sarei aspettata neppure il fatto di arrivare alle ultime gare per decidere come andava a finire“.
La valdostana ha poi aggiunto: “Oggi è stata una prova di tensione, con la prospettiva di fare una gara alle tre di pomeriggio. Ero pronta a gareggiare e me la sarei giocata fino alla fine. Io mi adatto a tutto, è una delle mie più grandi qualità. Questa è una delle situazioni nelle quali ho meno problemi. Non mi erano piaciute le Coppe ricevute per posta, per fortuna ne avevo ricevuta una a Meribel. Questa volta sarà l’emozione più grande“.

In campo maschile Odermatt replica il tris
A livello maschile invece la Sfera di Cristallo era già saldamente nelle mani di Marco Odermatt, che grazie all’annullamento della gara odierna si aggiudica anche quella di discesa. In questo modo il fuoriclasse elvetico completa ufficialmente la seconda tripletta consecutiva, aggiungendo alla sua bacheca le tre Coppe di discesa, super-g e slalom gigante anche in questa stagione. Meglio di lui nella storia dello sci alpino maschile solo il connazionale Pirmin Zurbriggen, che nel 1987 vinse discesa, gigante e slalom, alle quali aggiunse anche la Coppa di combinata. Re Odi trionfa nella classifica di specialità grazie ai suoi 605 punti, 83 in più rispetto al compagno di squadra Franjo von Allmen, cresciuto tantissimo in questa stagione destinato a grandi cose in futuro.
È tripletta elvetica, dal momento che sul terzo gradino del podio c’è Alexis Monney, a riprova di un’annata semplicemente straordinaria per la nazionale rossocrociata nelle gare di velocità al maschile. Costretti ad arrendersi senza gareggiare tutti gli altri, a partire da Miha Hrobat, che sognava il terzo posto ma deve accontentarsi della quarta posizione a sette lunghezze da Monney. Chiude infine al sesto posto Dominik Paris, rientrato tra i migliori grazie allo splendido fine settimana di Kviftjell che lo ha visto trionfare sull’Olympiabakken in discesa e super-g per la quinta e sesta volta in carriera.

Domani il super-g: margine risicato per Brignone su Gut-Behrami
La speranza a questo punto è quella di tornare in pista domani per i due super-g. Nel settore femminile Federica ha il pettorale rosso di leader della classifica di specialità, ma dietro è vicinissima Lara Gut-Behrami. Brignone guida infatti con 570 punti e un margine di sole 5 lunghezze sulla ticinese campionessa uscente. L’azzurra ha vinto più gare (tre tra Cortina, Kvitfjell e La Thuile, alle quali aggiunge altri tre terzi posti), ma l’elvetica oltre alla vittoria di Garmisch vanta ben quattro secondi posti. Difficile fare calcoli alla vigilia: vince chi arriva davanti al traguardo; il verdetto sorriderebbe alla valdostana anche nel caso in cui Gut chiudesse quinta e lei sesta, scenario che appare però abbastanza inverosimile. Chiuderà al terzo posto invece Sofia Goggia.
Al maschile invece non serve la calcolatrice: Marco Odermatt è infatti già da tempo sicuro di vincere la sua terza Sfera di Cristallo di super-g consecutiva. Dall’alto dei suoi 491 punti, il classe ’97 è inarrivabile per tutti gli altri, mentre viceversa è aperta la lotta agli altri due gradini del podio. Può rientrarci anche Dominik Paris, attualmente quarto con 262 punti e distante 19 e 9 lunghezze da chi lo precede, ovvero Vincent Kriechmayr e Stefan Rogentin. Oltre al campione di Ultimo però sono in ballo anche i due elvetici von Allmen e Monney e il norvegese Fredrik Møller, mentre l’altro azzurro Mattia Casse (ora quinto) non potrà difendersi perché ha già terminato la sua stagione in seguito alla frattura al gomito riportata a Kvitfjell.