Sono solo cinque i centesimi che negano la vittoria a Sofia Goggia nella discesa libera di Cortina d’Ampezzo, ventiquattresima prova della Coppa del Mondo di sci femminile 2016/2017. La ticinese ha infatti concluso la prova con il tempo di 1:37.08 di un niente davanti all’ 1:37.13 dell’atleta bergamasca, che all’arrivo non ha nascosto una certa amarezza visto che era stata davanti alla Gut dal primo all’ultimo intermedio. Terza una solerte Ilka Stuhec distanziata di +0.47, che torna finalmente sul podio dopo due discese e rinforza la sua leadership di specialità, avvicinandosi sempre di più a quella che sarebbe una più che storica coppetta di specialità.
L’Olimpia delle Tofane si presenta in tutta la sua bellezza sotto un tiepido sole invernale. Le temperature sotto lo zero e i vari passaggi delle atlete durante le prove hanno creato una pista bella lucidata e quindi con velocità e tempi mediamente più alti rispetto alle prove. Delle cinquanta atlete iscritte a questa sesta discesa libera della stagione, la prima a mettere in pista una prestazione aggressiva ed efficace è la tedesca Viktoria Rebensburg, molto in forma in questo periodo di stagione, che verrà superata quattro pettorali dopo dalla slovena Ilka Stuhec, impressionante soprattutto nel primo intermedio dove interpreta in maniera magistrale la Compressione e la Gola delle Tofane facendo registrare il miglior intermedio di giornata, ben quattro decimi più veloce della vincitrice Gut, segno della sua enorme capacità di far velocità ma anche di una preparazione dei materiali decisamente buona. Ciò non sarà sufficiente però a garantirle la quinta vittoria stagionale perché Gut e Goggia le toglieranno la scena, dilettandosi in una battaglia all’ultimo centesimo.
La prestazione delle italiane è stata ottima: ben tre top-ten per le azzurre. Infatti, a parte il podio di Sofia Goggia va citato soprattutto il sesto posto a +0.78 di Verena Stuffer, a suo agio su questa pista durante tutto il fine settimana e totalmente recuperata dall’infortunio al ginocchio patito in primavera. Settima Johanna Schnarf, regina di costanza questa stagione, a +0.92 e ottimo anche il dodicesimo posto di Federica Brignone, anche lei sempre competitiva nelle prove dei giorni scorsi, a +1.28. Le altre azzurre: 16/esima Elena Fanchini, 21/esima Elena Curtoni e 27/esima Francesca Marsaglia.
Forse la principale notizia della giornata è l’uscita “banale” di Lindsey Vonn alla Curva Delta, stessa curva in cui era caduta ieri durante la seconda prova cronometrata. La sua attitudine ha lasciato tutti un po’ perplessi: nonostante la curva fosse stata preparata bene e con largo anticipo, la campionessa statunitense, forse spaventata dalla gran vicinanza delle reti in questo punto, si è fatta trovare scarica dopo il saltino che precede la curva ed è andata in rotazione finendo nelle reti. Risulta quindi sorprendente che una campionessa del suo calibro sia stata così psicologicamente influenzata da un’uscita in un punto della pista che sì richiedeva attenzione, ma che non poteva essere definito “difficile”, soprattutto su una pista dove lei ha vinto ben undici volte.
Diversamente dalle gare di Altenmarkt e Garmisch, in questa discesa non vi è stata nessuna outsider capace di insidiare le posizioni da vertice: sono state le atlete di punta a lottare per il podio. Oggi abbiamo assistito ad una bella battaglia tra le giovani Gut e Goggia risoltasi in favore della svizzera solo nella parte finale, sarà per la stanchezza, sarà per una traiettoria non ottimale di Sofia o forse semplicemente per una maggior scorrevolezza della ticinese. Fatto sta che con gare come questa, combattute, con un pubblico esaltato e con una giornata che garantisce condizioni ottimali per tutte, guardare la Coppa del Mondo è veramente uno spettacolo.