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Federica Brignone - Foto Danilo Vigo / IPA Sport / IPA
Archiviati i Mondiali di Saalbach e il fine settimana di Sestriere, la Coppa del Mondo femminile 2024/2025 di sci alpino torna in pista con le prove veloci di Kvitfjell, sulle nevi norvegesi. L’Olympiabakken ospiterà infatti una tre giorni di gare che prenderanno il via venerdì 28 febbraio con la prima discesa (ore 11.00), per poi proseguire sabato 1° marzo ancora con una discesa (ore 10.30) e concludersi domenica 2 marzo con il super-g (ore 10.30). Si tratta della terz’ultima tappa stagionale prima delle finali di Sun Valley, e Federica Brignone arriva all’appuntamento forte delle due vittorie in gigante a Sestriere e dell’oro iridato sempre tra le porte larghe. La valdostana guida inoltre la classifica generale con un margine di 190 punti su Lara Gut-Behrami, che cercherà di difendere anche in Norvegia.
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Le azzurre convocate per la tre giorni di Kvitfjell
Sono undici le convocate azzurre per le gare di Kvitfjell. L’Italia schiererà Federica Brignone, Sofia Goggia, Marta Bassino, Roberta Melesi, Laura Pirovano, Nicol Delago, Nadia Delago, Elena Curtoni, Asja Zenere, Vicky Bernardi e la debuttante Sara Allemand. Quest’ultima, classe 2000 originaria di Bardonecchia, sta ben figurando in Coppa Europa ed è in lotta per ottenere il posto fisso nella prossima stagione per quanto riguarda le gare di super-g del massimo circuito. Detto della classifica generale di Coppa del Mondo con Brignone leader, anche le due coppe di specialità sono aperte: quella di discesa vede la valdostana al primo posto con 289 punti contro i 260 di Goggia e i 208 di Cornelia Hütter, mentre in super-g al comando c’è Gut-Behrami con 385 punti, davanti ai 310 di Brignone e i 246 di Goggia.
I precedenti degli ultimi anni a Kviftjell
L’Olympiabakken ha fatto il suo esordio in Coppa del Mondo nel 1993, in vista delle successive Olimpiadi di Lillehammer dell’anno seguente, e il tracciato è opera dell’ex campione olimpico e mondiale svizzero Bernhard Russi. Tuttavia in seguito ai Giochi Invernali il Circo Bianco a livello femminile si è allontanato e Kvitfjell è finita nel dimenticatoio per diversi anni, salvo una singola apparizione nel 2003. La pista norvegese è tornata ad ospitare gare di Coppa del Mondo femminile nel 2023, quando la beniamina di casa Kajsa Vickhoff Lie si impose in discesa libera davanti a Sofia Goggia e Corinne Suter.
In super-g invece dal 2023 ad oggi sono quattro le gare disputate, con un doppio appuntamento annuale che quest’anno sarà invertito in favore della discesa. Nel primo supergigante del 2023 Elena Curtoni chiuse al secondo posto, nella gara vinta da Cornelia Hütter e con Lara Gut-Behrami terza. Due giorni dopo fu tripletta austriaca con Nina Ortlieb davanti a Stephanie Venier e Franziska Gritsch. L’anno scorso invece ci fu prima l’affermazione di Gut-Behrami davanti a Hütter e Mirjam Puchner, mentre il giorno seguente toccò a Federica Brignone salire sul gradino più alto del podio mettendo in fila la stessa Gut e la ceca Ester Ledecka.
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I podi azzurri a Kvitfjell
Se in campo maschile l’Olympiabakken di Kvitfjell ha spesso sorriso agli sciatori azzurri (Dominik Paris su tutti con tre vittorie, ma anche Werner Perathoner e Kristian Ghedina con un successo e diversi podi), anche a livello femminile l’Italia si è sempre difesa bene sulla pista norvegese. Il bilancio storico infatti recita tre vittorie e altri sette podi in tutte le discipline, in sole 14 gare disputate in totale tra discesa, super-g e combinata. Oltre al già citato successo di Brignone e ai podi di Goggia e Curtoni degli anni recenti, bisogna tornare al 2003 per trovare la vittoria di Karen Putzer nel supergigante: nella stessa disciplina Isolde Kostner raccolse poi un terzo posto nel 1996, e nello stesso anno fu anche seconda in discesa.
Passando alla combinata, nell’unica gara di Coppa del Mondo qui disputata ci fu una doppietta italiana: Bibiana Perez vinse infatti proprio a Kvitfjell l’unica gara in carriera davanti a Morena Gallizio. Infine vanno citate le prime due medaglie olimpiche ottenute nel 1994 sempre da Kostner: la campionessa di Ortisei vinse infatti il bronzo sia in discesa libera che in super-g, prima di aggiungere al suo palmares olimpico otto anni dopo anche l’argento sempre in discesa a Salt Lake City.