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Il sesto gigante femminile della stagione di Coppa del mondo è alle porte. Saranno nove le azzurre al via sulla pista di Kranjska Gora, nella gara in programma sabato 6 gennaio, con prima manche alle ore 09.30 e seconda alle ore 12.30. Occhi puntati su Federica Brignone che si presenta con il pettorale di leader della classifica di specialità, oltre che su Marta Bassino, Sofia Goggia, Roberta Melesi, Asja Zenere, Elisa Platino, Laura Pirovano e Ilaria Ghisalberti. La pista verrà salata, visto che le previsioni parlano di forti piogge nel corso della notte e di una nevicata nelle prime ore di sabato. “Mi adatto ormai ad ogni situazione, troveremo una neve salata e per me sono condizioni buone”, spiega Federica Brignone che aggiunge: “In gigante finora sono stata molto regolare, abbiamo fatto la metà delle gare e la strada è ancora lunga, ma sono partita bene – dice ai microfoni della Fisi -. La sciata in pista saltata non mi cambi molto, ormai sono abituata a farmi un’idea direttamente durante la ricognizione e a volte il giorno precedente la gara le sensazioni possono essere diverse”. E sui programmi: “Stavolta non farò lo slalom di domenica – spiega Brignone -, preferisco andare a Passo San pellegrino dove potrò girare due giorni in supergigante prima della tappa di Altenmarkt, dove ci saranno una discesa e due supergiganti. Non perdiamo di vista l’obiettivo che quest’anno sono i giganti e supergiganti”.
Per Marta Bassino Kranjska Gora “è una gara sempre tosta, le previsioni parlano di pioggia e di conseguenza avremo tanto sale in pista, bisognerò tenere duro. Non era possibile la sciata in pista, abbiamo girato a Tarvisio, in condizioni simili a quelle che troveremo in gara. ho bellissimi ricordi su questa pista, tre anni fa vinsi due gare in due gironi, quest’anno arrivo in una condizione totalmente diversa”. Poi aggiunge: “Mi sento bene ma tutte le cadute e le uscite ti tolgono un pochino di fiducia, quindi devo aggrapparmi a quello che ho dentro di me e migliorare le cose, non è sempre facile quando tutto va storto. Cerco di rimanere serena, sto sciando bene e le cose possono ribaltarsi nello spazio di una mattinata”.
“Parto per la prima volta dopo tanto tempo nelle quindici, sarei sedicesima ma con il ritiro di Tessa Worley sono scalata di una posizione – ha detto invece Sofia Goggia -. Credo sia la naturale continuazione del percorso intrapreso da un po’ di tempo, mi aspettavo questa crescita ma soprattutto era fondamentale per me dare continuità a questo percorso, che mi consente di tenere alta la competitività nelle discipline veloci. I prossimi due mesi e mezzo saranno molto importanti per me perché ci saranno tante gare a me adatte, negli ultimi giorni mi sono allenata a Pontedilegno, sulle piste in cui mi allenai prima di entrare in squadra nazionale, dove ho potuto fare supergigante, per questo motivo ho preferito non allenarmi con le compagne a Tarvisio, che facevano gigante”.
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