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”Fu una sensazione strana perchè la vittoria arrivò senza nemmeno gareggiare. Un vero peccato, il ricordo di quelle ore è sempre vivo e mi è sempre piaciuto sciare a Are, qui è bellissimo come sempre, anche perchè non alloggiamo nei soliti alberghi, ma ci dividiamo in piccoli appartamenti, in un’atmosfera molto carina“. Federica Brignone, alla vigilia del gigante di Are valido per la Coppa del Mondo di specialità, ricorda le gare nella località svedese: nel 2020 si aggiudicò aritmeticamente la Coppa del mondo, nel momento in cui la Federazione Internazionale decise di cancellare le gare in programma, proprio nei giorni in cui stava esplodendo la pandemia.
E spiega: “Per il momento non fa tanto freddo, mercoledì ci siamo allenate in slalom e oggi abbiamo fatto gigante – dice ai media Fisi – Mi sento abbastanza bene, siamo in appartamenti. La pista sulla quale gareggeremo non è quella dei Mondiali di tre anni fa, ma è quella sulla quale scesero gli uomini. Un pendio che mi ha sempre regalato buoni risultati, siamo qui per dare il massimo e crescere ulteriormente in classifica, con l’obiettivo di divertirci”.
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