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Finalmente, la discesa libera di Altenmarkt Zauchensee, valida per la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, è riuscita ad essere completata, dopo un weekend difficilissimo sotto l’aspetto meteo. La vittoria è andata a Christine Scheyer, davanti a Tina Weirather e Jacqueline Wiles. Bene si sono comportate anche le azzurre, anche se è mancano il decisivo apporto di Nadia Fanchini, caduta ed infortunatasi stamattina, e Sofia Goggia, che non trova il feeling giusto su questa pista.
Ecco le parole delle protagoniste azzurre ai microfoni di Sportface ad Altenmarkt.
Johanna Schnarf, 6a.
“Porco cane, lì in mezzo mi sono inchiodata… Comunque le condizioni della pista per la gara erano migliori di quanto non fossero in prova, la neve si è compattata e si scia meglio. È molto meglio di quanto si pensasse ed hanno fatto un gran lavoro in pista”.
“Al podio oggi ci avevo anche un po’ creduto, quando sono arrivata al traguardo ero terza e sono scesa col 16, quindi… però ero anche cosciente del fatto che non sarebbe bastato, perché in mezzo ho fatto quegli errorini. Poi non avrei immaginato gli inserimenti di Scheyer e Wiles, ma un sesto posto è sempre molto positivo, anche per il morale. E poi in discesa quest’anno non sono mai uscita dalle prime 10, tanto vale tenersi l’acuto per il momento migliore, a Sankt Moritz! [risata]”.
Nicol Delago, 9a.
“Faccio fatica a crederci ma sembra che sia vero! Sono contentissima e ora che è andata bene anche in gara lo posso dire senza paura, perché anche la prova era andata bene, ma è sempre una prova e non puoi mai dire… davvero tutto perfetto! Non so quale sia il segreto perché ero andata bene qui anche in Coppa Europa l’anno scorso, penso sia quello di scendere attaccando ma volendo divertirsi e oggi l’ho fatto”.
“Oggi non ho sbagliato quasi niente, però mi è difficile dirlo perché tante volte penso solo a scendere e spingere, così a volte taglio il traguardo e non ho idea di cosa ho fatto! Direi che ha funzionato, ma a volte dovrei usare di più la testa”.
Elena Fanchini, 11a.
“Quando ho tagliato il traguardo avevo la testa che scoppiava, una sensazione stranissima perché comunque oggi ho visto Nadia cadere e nella mia testo ho rivisto tutti i suoi infortuni… ho rivisto Sankt Moritz e tutto quello che ho passato… è stata dura partire ed infatti io non volevo nemmeno partire. Poi proprio appena prima di partire l’ho sentita al telefono e mi ha detto che aveva rotto il braccio, ma le ginocchia erano a posto e mi sono tranquillizzata perché sapevo che fossero state le ginocchia sarebbe finita qui”.
“Poi, neanche a farlo apposta, davanti a me in prova si è schiantata anche Edith Miklos… fino a quel momento ero anche riuscita a calmarmi, ci avevano pensato gli allenatori e avevo parlato con lo psicologo al telefono… avevo deciso di farla in piedi, come poi è stato, ma arrivata al cancelletto mi danno start-stop e vedo nel mega-schermo l’elicottero e ho detto basta… poi la gara ho sentito la Nadia e le ho detto che ci avrei provato anche per lei”.
“Per la testa che avevo è un buon risultato, perché in alcuni passaggi non sono stata per nulla decisa e sono uscita di linea, qui poi con la neve fresca non puoi permettertelo però non esserci con la testa e fare un risultato del genere va bene!”.
Sofia Goggia, 18a.
“Il pettorale 2 non era il massimo oggi, ma non sono una che guarda il pettorale, 2 o 20 non è così importante. Sono partita male già dall’inizio oggi e non sono stata efficace nella mia sciata. Non ho saltato benissimo al primo salto, ho preso una spigolata a metà pista… poi aver fatto prova e gara lo stesso giorno, senza nemmeno la possibilità di analizzarsi bene, non ha reso facile questa gara. Non era nemmeno la prima volta che sciavo qui: nel 2010 ci ho fatto la Coppa Europa e ho portato a casa un trauma cranico. L’anno scorso non lo conto nemmeno perché era una discesa sprint, poi è una pista molto ostica… anzi, è il mio atteggiamento nei suoi confronti che probabilmente la rende ostica rispetto alla mia sciata, mettiamola così”.
“Almeno la squadra oggi è andata bene: Johanna Schnarf è sempre lì vicina alle migliori, Elena Fanchini è stata grandiosa anche considerando tutte le difficoltà psicologiche del caso dopo la caduta di Nadia, e Nicol Delago è stata bravissima, come l’anno scorso in Coppa Europa peraltro, evidentemente questa pista le piace tanto. Per quanto mi riguarda, una prova così così ci può stare in una stagione così positiva, peraltro in un weekend così difficile e su questa pista”.