Provaci ancora, Mattia. Casse è carico a mille in vista del weekend sulla Streif, la leggendaria pista di Kitzbuehel, in Austria, dove venerdì è in programma un super-G e sabato si terrà una discesa, due appuntamenti validi per la Coppa del Mondo di sci alpino ormai giunta al giro di boa. E c’è un terzo appuntamento, sempre da queste parti, con lo slalom sulla Ganslern di domenica. Il piemontese, a 34 anni, è l’unico azzurro ad aver vinto quest’anno, e lo ha fatto nel supergigante della Val Gardena un mese fa, ma già nella seconda prova cronometrata della discesa su questa pista è apparso in forma smagliante e ha ottenuto il miglior tempo. La terza prova, originariamente in programma oggi, è stata invece cancellata per evitare infortuni.
Nascondersi, mai, questo è il motto dell’esperto sciatore italiano, che ha ritrovato nuovo smalto e una brillantezza, mista alla continuità, mai avuta in carriera: “Io sono fatto così, non mi nascondo in prova. Faccio la mia run e se sono più veloce o meno, è qualcosa in più. La Streif è sempre la pista più esigente: ci vuole tecnica, ma ci sono anche tratti di scorrimento. C’è un po’ più grip rispetto al solito e quindi si riesce a sciare meglio. L’entrata nella stradina è un po’ più lenta del solito e credo che ne guadagni lo spettacolo. Il mio rendimento attuale arriva da lontano: sono tre-quattro anni che ho continuità di risultati, nel lavoro, negli allenamenti. C’è tantissimo dietro. Io ho messo mattone dopo mattone, e non è finita qui: perché si può vincere una gara, ma non è detto che si vinca quella dopo. Nei sogni e nei desideri, la mia scaletta personale vede al primo posto le Olimpiadi, poi la Streif e poi tutto il resto”, ha confessato l’azzurro alla Fisi.
SCHIEDER E IL FEELING SPECIALE CON LA STREIF
Anche Florian Schieder ha un buon rapporto con la Streif, temuta e venerata da molti sciatori. L’azzurro è salito sul podio per due volte di fila, giungendo secondo sia nella discesa del 2023 che in quella del 2024, e vuole avvicinare il podio anche quest’anno, dimostrando il feeling con questo tracciato: “La prima prova è stata più per vedere la pista. Ieri invece ho spinto un po’ di più, ho fatto qualche errore, ma vediamo cosa salta fuori sabato. Nella prima prova sembrava esserci più grip, nella seconda invece c’era già più ghiaccio: quello che succederà sabato dipende molto dal meteo. Danno molto caldo, ma penso che qui siano in grado di mettere la pista in ordine per le gare. Il mio ginocchio non è perfetto, ma riesco gestirlo al meglio e penso di essere pronto per la gara. A me piacciono le classiche: Wengen, Kitzbuehel. Forse è la gente, il tifo. Io non vedo l’ora di essere in partenza sabato. Sentivo la frase di Franz Klammer: ‘non sei un vero discesista, se non hai vinto sulla Streif’. Cercherò di metterlo in pratica”.
COME E’ ANDATA LA PROVA CRONOMETRATA DI MERCOLEDI’
Come detto, la seconda prova cronometrata sulla Regina delle discese è stata trionfale per Mattia Casse, che non ha giocato sul crono e non ha provato in nessun modo a nascondersi, ma anzi, ha stampato il miglior tempo migliorandosi di due secondi abbondanti rispetto al primo allenamento ufficiale di martedì. Casse ha dunque probabilmente capito come affrontare la Streif e così l’Italia non punterà soltanto su Dominik Paris e Florian Schieder, che hanno un feeling importante con questa pista. Casse ha stampato un importante 1:54.33, distanziando di mezzo secondo Stefan Eichberger, che a sua volta precede Adrian Smiseth Sejersted. L’immortale Christof Innerhofer è anch’esso in gran forma: quarto martedì, quinto mercoledì. Tra i big stranieri, a sorpresa Marco Odermat è rimasto indietrissimo, ventinovesimo a oltre due secondi dal 34enne italiano.
L’ALLARME INCIDENTI
Le prime due prove di Kitzbuehel non hanno lesinato infortuni e fuoriprogramma: sono stati messi fuori gioco per l’intera stagione l’austriaco Felix Hacker ed il tedesco Jacob Schramm, paura anche per il baby fenomeno svizzero Franjo Von Allmen, che si è salvato e ha evitato conseguenze gravi in una rischiosa caduta. Bisogna ricordare come siano ancora una quarantina gli atleti che, approfittando di una possibilità di esonero lasciata incautamente dalla Fis per questa stagione, preferiscono non usare l’air bag per evitare impedimenti nei movimenti. L’attesa per la gara di domani resta comunque enorme: Kitzbuehel sarà invasa da turisti e tifosi scatenati, in una mega movida alcolica che chiamerà la polizia a seri interventi.