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L’Italia dello sci alpino sogna. E lo fa ad occhi aperti. Quando mancano due gare alla fine di questo 2019 (combinata maschile a Bormio e slalom speciale femminile a Lienz) Dominik Paris è in testa alla classifica generale maschile – l’ultima volta di un italiano Peter Fill il 30 novembre 2006 a Beaver Creek – mentre al femminile Federica Brignone è seconda con 98 punti di vantaggio su Petra Vlhova con Marta Bassino quinta e Sofia Goggia ottava. Nessuno come le azzurre. Continuità, qualità, quantità: in questo momento lo sci tricolore è garanzia di tutto ciò.
LA CLASSIFICA GENERALE MASCHILE
LA CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE
DOMINIK, NON FERMARTI – “Sindaco di Bormio? No, non mi piace perché poi devo parlare…io sono un uomo che fa”, ha scherzato Paris alla fine dell’ennesima vittoria sulla Stelvio (la sesta in Coppa del Mondo, la quinta in discesa). Un dominio incontrastato che nelle due discese di venerdì e sabato si è notato tutto: nonostante il vento nella parte bassa che ha messo a repentaglio una vittoria che sembrava già certa. Dominik salta, vola e fa volare l’Italia intera. La domanda che gira sui social e tra gli addetti ai lavori è la medesima: riuscirà a lottare sino alla fine per la Coppa del Mondo? Tante sono le variabili, poche le certezze. Tra queste c’è una numerica inattaccabile: per chi predilige le discipline tecniche le gare a disposizione sono di più, ma né Kristoffersen e né Pinturault – gli altri candidati forti alla sfera di cristallo – hanno mostrato questa regolarità devastante, anzi. In discesa e Super-G Paris deve quasi sempre puntare al podio e sperare che gli altri due continuino a vivere nell’altalena. Qualora una di queste due cose non accadesse sarebbe difficile pensare di fare il colpaccio e di riportare la Coppa in Italia 25 anni dopo Alberto Tomba.
BRIGNONE LA PRIMA DELLE UMANE – Federica Brignone non è prima nella classifica generale, ma è la prima delle umane. Visto che chi le sta davanti ha numeri e statistiche di un altro pianeta, di un’altra galassia: se non succederanno cose clamorose – infortuni o comunque variabili che in questo sport sono sempre dietro l’angolo – Mikaela Shiffrin anche quest’anno vincerà la sfera di cristallo quasi con gli occhi chiusi. Sessantatré vittorie di Coppa del Mondo recita il tassametro e non ha nessuna intenzione di fermarsi: l’americana è destinata a riscrivere i record della disciplina, ma forse anche degli sport invernali. Oltre 200 i punti su una Federica Brignone, oggi quarta e insoddisfatta, che comunque sta disputando una grande stagione tanto da avere 98 punti di vantaggio su quella che doveva essere l’antagonista principale di Shiffrin, ovvero la slovacca Petra Vlhova.
BASSINO E GOGGIA, L’ITALIA PUNTA ALLE COPPE DI SPECIALITA’ – Se per la classifica generale non sembra esserci partita, l’Italia però può puntare a vincere le varie coppe di specialità: slalom gigante, Super-G e discesa (per lo slalom sino a quando sua Maestà gareggerà non si comincia neanche). Marta Bassino, seconda oggi dopo la grande vittoria di Killington, sta crescendo parecchio e non c’erano dubbi a riguardo. Terza nella classifica di specialità del gigante dietro, nell’ordine, a Brignone e a Shiffrin: tutte divise da una manciata di punti. E poi c’è Sofia Goggia: inizio di stagione diesel per lei, la forma sta piano piano arrivando e nelle discipline veloci può puntare al massimo come ha dimostrato in questo finale del 2019. Nonostante qualche imprecisione di troppo è già ottava nella generale ed è destinata a salire ancora. L’Italia dello sci alpino scoppia di salute. Paris, Brignone, Bassino, Goggia ma non solo: che il 2020 sia l’anno buono per riscrivere la storia italiana?
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