![Luca De Aliprandini](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/12/Luca-De-Aliprandini-Alta-Badia-1024x628.jpg)
Luca De Aliprandini - Foto Mattia Radoni / IPA Sport / IPA
Con gli occhi ancora inebriati dalla sontuosa vittoria di Federica Brignone, ai Mondiali di sci alpino di Saalbach 2025 è già il momento di pensare allo slalom gigante maschile di domani. Replicare quanto fatto dalla Tigre di La Salle è pressoché impossibile per i colleghi maschi, ma la gara tra le porte larghe si preannuncia allo stesso modo entusiasmante e ricca di potenziali colpi di scena, con gli azzurri che cercheranno di ritagliarsi un ruolo da protagonisti in una delle ultime opportunità per agguantare quota quattro medaglie e pareggiare il conto della scorsa edizione di Courchevel/Meribel.
Teatro della gara sarà la pista Schneekristall, che finora è stata trattata egregiamente con il sale e già nella prova femminile ha dimostrato di tenere bene malgrado la discesa delle oltre cento atlete iscritte. Si tratta di un tracciato mediamente lungo ma non troppo complesso, anche se i due dossi della parte alta potrebbero creare qualche difficoltà, e in cui bisogna spingere a tutta per creare velocità. La prima manche si terrà alle 9.45, mentre la seconda prenderà il via alle 13.15.
![Luca de Aliprandini](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/12/Luca-De-Aliprandini-Beaver-Creek-2024-1024x628.jpg)
Slalom gigante maschile Saalbach: gli azzurri in gara
Le speranze azzurre sono riposte in Luca De Aliprandini, che si presenta al cancelletto di partenza dall’alto della sua quinta posizione nella classifica di specialità stagionale. Il nativo di Cles sta vivendo una delle fasi migliori della sua carriera, e poco più di un mese fa ha centrato il podio nella gara regina ad Adelboden; inoltre il veterano della spedizione azzurra ha già dimostrato di avere le qualità per salire sul podio mondiale, come dimostrato quattro anni fa nella rassegna casalinga di Cortina d’Ampezzo, quando chiuse secondo alle spalle di Mathieu Faivre.
De Aliprandini ha dichiarato di essere più che soddisfatto del suo percorso di avvicinamento alla gara, evidenziando il suo buon feeling con i materiali e il suo buon momento di forma, anche se nelle ultime ore ha dovuto combattere contro un leggero stato influenzale. Se dovesse riuscire a superarlo al meglio, la sua candidatura per sognare un grande piazzamento (e perché no il podio) è più che valida. Per quanto riguarda gli altri tre azzurri al via, la variabile impazzita è Alex Vinatzer: il gardenese era partito bene a inizio stagione tra le porte larghe, poi ha invertito il trend nelle ultime settimane con risultati di tutto rispetto in slalom, e francamente sembra essere più competitivo tra i rapid gates. Filippo Della Vite può puntare alla top ten dopo lo splendido oro nel parallelo a squadre, mentre Giovanni Franzoni sembra più indirizzato verso le gare veloci.
![Marco Odermatt](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2025/02/Marco-Odermatt-2025-1024x683.jpg)
I favoriti per le medaglie
Il favorito d’obbligo è come sempre Marco Odermatt. Il fuoriclasse rossocrociato, che ha saltato l’appuntamento con la combinata a squadre per concentrarsi sul gigante, può vantare tre vittorie in stagione in questa specialità, compresi i sigilli sulle due piste più iconiche di gigante, ovvero la Gran Risa (Alta Badia) e la Chuenisbärgli (Adelboden). In questa rassegna iridata Odi ha trionfato nettamente in super-g, aggiungendo al suo già sconfinato palmares il titolo che gli mancava; in gigante si presenta da campione in carica, e stargli davanti sarà un’impresa davvero ardua. Alle spalle dello svizzero c’è un ampio lotto di atleti che lotteranno per la medaglia iridata: tra questi arriva in grande forma il norvegese Alexander Steen Olsen, che in stagione vanta già due successi (Sölden e l’ultima gara a Schladming) e si candida fortemente ad un posto sul podio.
Nei grandi appuntamenti solitamente non tradisce Henrik Kristoffersen, già oro nel 2019 ad Åre, e che in stagione è salito due volte sul secondo gradino del podio, anche lui assieme al suo connazionale Steen Olsen a Sölden e Schladming. Odermatt non è però l’unico svizzero da medaglia, perché anche Loic Meillard ha tutte le carte in regola per giocarsi un posto sul podio. Il nativo di Neuchatel quest’anno sembra più a suo agio in slalom piuttosto che in gigante (unico podio stagionale tra le porte larghe ad Adelboden), ma arriva all’appuntamento forte della medaglia d’oro ottenuta nella combinata in coppia con Franjo von Allmen, e dunque sarà pericoloso per tutti.
![Henrik Kristoffersen](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2023/03/Henrik-Kristoffersen.jpg)
Image shows: KRISTOFFERSEN Henrik (NOR) LiveMedia – World Copyright
I possibili outsider
Parlando di possibili outsider, è impossibile non citare Lucas Pinheiro Braathen. L’ex norge, che dopo un anno di pausa è tornato in gara con la bandiera del Brasile, ha vissuto una stagione altalenante ma è stato comunque in grado di portare a casa tre podi (due in slalom e un secondo posto in gigante a Beaver Creek). Nell’arco dei sei mesi sembra ancora mancargli la continuità, ma in gara secca è in grado di indovinare due manche da podio. Discorso simile anche per il suo ex compagno di nazionale Atle Lie McGrath, che quest’anno però è stato molto più continuo e competitivo tra i rapid gates.
Non vanno sottovalutati due campioni come Filip Zubcic e vice campione olimpico in carica Zan Kranjec, che malgrado siano in declino sono in grado comunque di tirare fuori dal cilindro la grande gara. Più difficile emergere per Thomas Tumler, che però a inizio anno ha vinto a Beaver Creek e nel parallelo a squadre inaugurale si è dimostrato uno dei migliori. Infine poche chance per i vari Leo Anguenot, Stefan Brennsteiner e Joan Verdu, anche se l’andorrano chiuse secondo lo scorso anno a Saalbache nelle finali.