[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Un quarto posto giusto ma che non soddisfa Christof Innerhofer, quello raggiunto nel Super-G maschile dei Mondiali 2019 di sci alpino, in corso di svolgimento ad Are, in Svezia. L’altoatesino ha chiuso a 26 centesimi dal secondo posto a pari merito di Vincent Kriechmayr e Johan Clarey nella gara vinta dall connazionale Dominik Paris, e nell’intervista post gara ai microfoni della Fisi fa capire che gli sarebbe piaciuto raggiungere il podio. “Quarto è come ventesimo, purtroppo contano solo le medaglie – commenta Innerhofer -. Ma a volte bisogna fare un quarto posto per vincere. A Val d’Isere arrivai quarto e poi ho vinto a Garmisch. Quel quarto posto pesò tanto, poi sono riuscito a reagire sapendo dove poter fare meglio. E lo so anche oggi quello che posso fare meglio. Per la discesa sono tranquillo, sono contento che avrò ancora due giorni per riprendermi anche dal viaggio. L’ultima volta ho messo gli sci venti ore fa, neppure con il mio materiale, vedete un po’ voi”.
Ottavo Mattia Casse, il quale però non è completamente soddisfatto: “Sono contento a metà. Sicuramente mi manca ancora quella consapevolezza per andare a tutta. Ho anche sporcato una curva e ho compromesso un risultato che poteva essere ancora migliore. Ma sto sciando bene, ora arriva la discesa e vediamo come va. Sono arrivato davanti a Jansrud, Feuz e Svindal? Non mi focalizzerei sui nomi, sono qui per fare il top. Visto che in prova sto sciando bene e il materiale va bene confido nella discesa”.
Uscito invece di pista Matteo Marsaglia: “È andata malissimo da subito. Non ne ho fatta una dritta e non so perché, la pista mi piaceva. Ero per aria, forse ancora non così lucido dopo i problemi del viaggio, avrei fatto volentieri un giorno di allenamento in più. Ho girato troppo, la pista era molto più andante di quello che pensavo, invece io ero corto, brusco. Un disastro, non ho mai fatto correre gli sci e ho anche rischiato di farmi male. La sfida in famiglia l’ha vinta nettamente la sorellina. Meno male che c’è stata lei, per me era anche una motivazione in più, speravo di seguire le sue orme. Ci riproverò in discesa. Ora un paio di giorni di prove ora li ho, posso sostemare i problemi che ho avuto oggi”.