![Marco Odermatt](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/12/Marco-Odermatt-1024x628.jpg)
Marco Odermatt - Foto Mattia Radoni / IPA Sport / IPA
Marco Odermatt sempre più nella storia dello sci alpino: lo svizzero trionfa anche nel Super-G ai Mondiali di Saalbach 2025. Il campione svizzero si aggiudica, quindi, anche l’unica prova che gli mancava, dove non era mai salito sul podio a livello iridato. La prima volta gli regala il metallo più pregiato, andando a completare la collezione che già lo aveva visto vincere l’oro nella discesa libera e nello slalom gigante due anni fa a Courchevel/Méribel. Una prova sontuosa da parte del leader della classifica di Coppa del mondo, dopo aver vinto in stagione a Beaver Creek e Kitzbuehel. Deciso già allo stacco dal cancelletto, Marco Odermatt si dimostra scorrevole e pulito nella parte alta della “Ulli Maier”, attaccando poi con lucidità nella parte centrale chiudendo in 1:24.57.
![Mattia Casse](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/12/Mattia-Casse-2024-1024x628.jpg)
Marco Odermatt senza rivali, italiani lontani
Dietro l’elvetico, infatti, c’è il vuoto: il più vicino è l’austriaco Raphael Haaser, che conduce una prova coraggiosa e paga un secondo al traguardo nonostante qualche sbavatura. A completare il podio è il norvegese Adrian Smiseth Sejersted, che, partito col pettorale numero 1, ha offerto fin da subito una buona lettura della pista chiudendo a +1.15. Cinque centesimi più indietro, e quindi appena giù dal podio, ecco l’austriaco Vincent Kriechmayr, che non riesce a insidiare i tempi di Odermatt e, causa anche qualche problema al ginocchio, manca l’appuntamento con la medaglia.
Tra gli altri grandi nomi, il norvegese Fredrik Moeller, vincitore a Bormio, chiude quinto (+1.22) e lo svizzero Stefan Rogentin nono (+1.68). Non ha terminato la propria prova, invece, uno dei talenti emergenti più attesi, lo svizzero Alexis Monney, che dopo una prima parte convincente con tanta velocità, nel quarto intertempo si inclina troppo e manca la porta dopo il dosso. Non ha preso parte alla prova, infine, un altro dei grandi protagonisti, ovvero il canadese Cameron Alexander. Dopo la caduta di ieri in prova, Alexander è alle prese con un problema al ginocchio, come ha riferito il Team Canada. La speranza è di vederlo in gara in discesa domenica, ma ci sarà da attendere ulteriori dettagli.
La prova e le parole degli italiani
C’è delusione, invece, per quanto riguarda le prove degli italiani. Le aspettative maggiori erano su Mattia Casse, che però, dopo una partenza comunque non buona, commette un errore nel terzo intermedio che lo estromette definitivamente dalle posizioni che contano, chiudendo 22esimo. Va meglio a Dominik Paris, settimo (+1.31), che dopo una prima parte complicata si riporta in linea con i tempi da podio, prima di perdere troppo nell’ultimo parziale. Mai in gara nemmeno Christof Innerhofer, 23esimo, mentre Giovanni Franzoni parte forte ma commette diversi errori, di cui uno fatale dopo il salto, mancando la porta.
“Ho cercato di attaccare ma non sono stato veloce, poi qua sotto mi sono steso e ho perso tutta la spinta. È una gara, ne mancano due, non è ancora finita, gli errori fanno parte del gioco”, il commento di Casse ai microfoni Rai. “Sapevo di dover spingere al massimo. Non sono in gran forma – spiega invece Paris –, non sono riuscito a partire bene. Ho perso tanto, la parte centrale è venuta abbastanza bene e nell’ultima non so come abbia fatto Odi ad andare così veloce”. Infine, questo il rammarico di Franzoni: “Sono molto dispiaciuto, oggi ci credevo. Mi sentivo bene, ho rischiato le linee e sul salto non ho avuto la giusta lucidità di prendere più spazio prima del dosso. Peccato perché anche in fondo potevo fare la differenza. Sono partito per puntare a qualcosa di grande, ci riproverò nelle prossime”.
L’ordine di arrivo
1. Marco Odermatt (SUI) 1:24.57
2. Raphael Haaser (AUT) +1.00
3. Adrian Smiseth Sejersted (NOR) +1.15
4. Vincent Kriechmayr (AUT) +1.20
5. Fredrik Moeller (NOR) +1.22
6. Stefan Babinsky (AUT) +1.30
7. Ryan Cochran-Siegle (USA) +1.31
7. Dominik Paris (ITA) +1.31
9. Stefan Rogentin (SUI) +1.68
10. Jeffrey Read (CAN) +1.99
22. Mattia Casse (ITA) +2.82
23. Christof Innerhofer (ITA) +2.97
OUT Giovanni Franzoni (ITA)
Mondiali Saalbach: le pagelle del Super-G maschile
MARCO ODERMATT, 10: che dire, lo svizzero è una gioia per gli occhi. Pulizia totale delle linee, velocità elevata e un controllo totale degli sci. Completa la “tripletta” personale vincendo l’oro nell’unica disciplina che gli mancava, dopo quelli in discesa e gigante. Proprio come lui, un gigante dello sci mondiale.
RAPHAEL HAASER, 9: il primo degli umani. Si prende la soddisfazione di un prestigiosissimo argento davanti al proprio pubblico con una prova che lo vede rischiare e, al traguardo, avere ragione. Conferma le ottime sensazioni dopo il secondo posto in Coppa del mondo a Kitzbuehel.
ADRIAN SMISETH SEJERSTED, 8: non era certo tra i favoriti della vigilia e in più deve fare i conti con le insidie che comporta il pettorale numero 1. Invece, torna a casa con un ottimo bronzo lasciando a bocca asciutta Vincent Kriechmayr, non uno qualunque.
DOMINIK PARIS, 6.5: prova con diverse sbavature, ma è l’unico sufficiente tra gli azzurri. Sbaglia all’inizio, contiene e anzi recupera nel tratto centrale rimettendosi in corsa per il podio ma poi spreca di nuovo tutto. Alla fine, i primi tre posti sono lontani appena 16 centesimi.
MATTIA CASSE, 4: oggettivamente una giornata che definire storta è un eufemismo. Tanti errori, come ammette lui stesso. Ora ci sono le prossime prove, ma è chiaro che la delusione rimane.
CHRISTOF INNERHOFER, 5: aveva poco da chiedere alla prova, e in effetti non è mai in corsa per un piazzamento tra i primi quindici.
GIOVANNI FRANZONI, 5.5: non è tra i migliori nel primo intertempo ma poi prende velocità, rischia molto e annusa un piazzamento importante. Tutto vano per un errore di valutazione sul dosso. Un vero peccato per il 23enne azzurro.