Una folla commossa davanti alla chiesa di San Lorenzo a Giaveno – dove è stato proclamato lutto cittadino – ha accolto il feretro di Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci italiano scomparsa a soli 19 anni dopo un incidente in allenamento in Alto Adige, sui ghiacciai della Val Senales. “Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004: eri nata velocemente e adesso hai deciso di andartene via di fretta. Voglio solo ringraziarti, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori”, sono le parole pronunciate da mamma Elena. “Eri riservata – ha proseguito la madre, rivolgendosi ancora alla figlia in chiesa – ti aprivi con calma, ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde”.
Il padre Adolfo è tornato a parlare del progetto per aumentare la sicurezza sulle piste. “Matilde con la sua scomparsa – ha ribadito – ci hai chiamato a fare un duro lavoro, che dovrà essere fatto da tutti, insieme. Per questo busseremo a tutte le porte. Il progetto che porteremo avanti la manterrà in vita per tutti noi”. Con lo slogan #Matildina4safety e una sua foto di gara, è stata lanciata la “Raccolta fondi: più sicurezza in pista”. “Ci lasci un vuoto immenso, devastante, mi manca l’aria da lunedì. Sono sicura che sarai proprio tu a guidarmi nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuta come sorella. Buona discesa libera Matildina”, ha detto in lacrime la sorella di Matilde, Lucrezia, leggendo una lettera durante i funerali celebrati da monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino. Presenti il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e la sottosegretaria alla Difesa con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari, Isabella Rauti, oltre al sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine Michele Risi.