Federica Brignone è pronta a giocarsi un ruolo da protagonista ai Mondiali di Saalbach e a mettere in campo tutte le proprie carte per provare a strappare un risultato di grandissimo rilievo. La campionessa valdostana, infatti, ha disputato una prima parte di stagione di altissimo livello. Sono cinque le vittorie accumulate in questi mesi in Coppa del Mondo, due nello slalom gigante (a Solden e a Semmering) e in discesa libera (Sankt Anton am Arlberg) e una in Super-G, nella gara strepitosa di Cortina d’Ampezzo. Già tre vittorie stagionali in Austria, quindi, una Nazione che sembra portarle fortuna. E allora ecco che sale ancora di più l’attesa per vederla all’opera nell’impianto di Saalbach-Hinterglemm, dove sarà in pista già nella mattina di domani per la prima prova di discesa libera, antipasto delle gare del weekend (giovedì il Super-G e sabato la discesa; qui il programma completo della settimana).
Una stagione che è “frutto di anni di lavoro fisico, tecnico e mentale”, fatti di “cura dei dettagli e impegno. L’obiettivo è esprimere il mio miglior sci, fare le gare a ‘tutta’: il risultato non dipende solo da me”. Queste le parole di Federica Brignone in un’intervista al Corriere della Sera alla vigilia dell’appuntamento iridato.
Federica Brignone tra i Mondiali e la sfida “in casa” con Sofia Goggia
La campionessa azzurra, quindi, sta vivendo un’altra stagione di alto livello e punta ad arricchire il proprio bottino ai mondiali. In carriera Federica ha vinto tre medaglie iridate, un oro in combinata a Courchevel/Méribel 2023 e due argenti nello slalom gigante, uno a Garmisch-Partenkirchen nel 2011 e uno ancora a Courchevel/Méribel, nella stessa edizione dell’oro. “A mio favore c’è il fatto che sto bene: se metto in pista il 100% può valere qualcosa di importante. Sarei contenta se riuscissi a sciare come so. Devo controllare la testa il giorno della gara, è sempre difficile”.
Leader della classifica generale di Coppa del Mondo a 34 anni, Brignone ha commentato: “Rimanere a questo livello a quest’età è la cosa più difficile. Mai smettere di cercare nuove forme di progresso, il motivo per cui la mia carriera è andata sempre in crescendo. A volte ho fatto un passo indietro per farne due avanti. Per arrivare dove? A vincere anche in altre discipline: mi sento sempre più sicura. È il lavoro di anni, di un’intera carriera”.
Inevitabile, poi, un passaggio sulla grande “rivale” e compagna di squadra, Sofia Goggia, con cui ha anche condiviso il podio di Cortina mandando in visibilio i tifosi presenti e un’intera Nazione di appassionati. La campionessa bresciana “mi ha insegnato a guardare cosa posso fare di meglio esclusivamente per me, a valutare meglio le scelte. E che con la decisione e l’atteggiamento si può ottenere davvero tanto. Mi ha spinto a mettere più carattere quando le cose sono complicate”.
“L’assenza di Sinner al Quirinale? Bisogna capire la vita degli atleti”
Federica Brignone ha anche risposto a una domanda sul “caso” che riguardato Jannik Sinner la scorsa settimana. Il riferimento, chiaramente, è all’assenza del numero uno del tennis mondiale alla cerimonia che si è tenuta in Quirinale per celebrare i successi straordinari del tennis italiano lungo tutto il 2024. “Bisogna capire anche la vita degli atleti: viaggiare è pesante e lo è anche incastrare tutto con gli allenamenti”, ha spiegato Brignone commentando la scelta di Sinner, reduce poche ore prima dal trionfo agli Australian Open. “So cosa vuol dire girare per il mondo, cambiare hotel ogni due giorni, abituarsi ai fusi orari. Ore di macchina per raggiungere i luoghi d’allenamento, poco fa ne ho fatte sette. Alla fine viaggiare meno incide sulla fatica e quindi sulla prestazione. A questo livello, conta tutto”, ha concluso la valdostana.