
Federica Brignone - Foto Luciano Maria Bisi / IPA Sport / IPA
Federica Brignone sempre più nella storia. Con il successo odierno nel super-g di La Thuile, la Coppa del Mondo generale diventa ormai una formalità, dal momento che la valdostana guida la classifica con 382 punti di vantaggio su Lara Gut-Behrami con quattro sole gare al termine della stagione. La matematica ancora non c’è, ma considerando che né Federica né la rivale elvetica prenderanno parte allo slalom delle finali di Sun Valley, la Sfera di Cristallo non è più in discussione. Si tratta del giusto coronamento ad una stagione fantascientifica, nella quale Brignone ha collezionato fino a questo momento ben dieci vittorie, otto delle quali nel 2025. È quanto di più vicino ci sia stato ad Alberto Tomba nella storia dello sci italiano (chiuse con 11 successi nel 1994/95 vincendo anche la generale), ma a livello di podi Federica ha già fatto meglio con 14.

Le Coppe di specialità ancora in ballo: Brignone insegue il tris
Oltre alla Sfera di Cristallo ormai in tasca, la fuoriclasse valdostana potrebbe compiere un’altra straordinaria impresa, ovvero quella di conquistare anche tre Coppe di specialità nella stessa stagione. In passato ci è riuscita Mikaela Shiffrin nel 2018/19 (super-g, gigante, slalom), ma finora in campo femminile la tripletta in discesa libera, super-g e slalom gigante non è mai stata completata. Attualmente Brignone è in testa nella classifica di discesa con 384 punti, e le uniche che possono impensierirla sono Cornelia Hütter e Sofia Goggia, rispettivamente seconda e terza con 368 (-16) e 350 (-34) punti. In super-g è arrivato quest’oggi il sorpasso su Gut-Behrami: la tigre di La Salle è davanti con 570 punti, seguita a cinque lunghezze dalla ticinese. Troppo lontana invece Goggia, che anche in caso di vittoria non potrà recuperare con i suoi 466 punti.
Infine c’è lo slalom gigante, disciplina in cui Brignone non conosce mezze misure in stagione. Tra le porte larghe infatti Federica ha portato a casa cinque successi (Sölden, Semmering, doppietta a Sestriere e Åre), mentre nelle restanti tre gare (Killington, Kranjska Gora e Kronplatz) non è arrivata al traguardo. Al comando della Coppa di specialità c’è la neozelandese Alice Robinson, che vanta sette podi su otto gare nella disciplina tra le quali due vittorie: la classe 2001 guida con 520 punti, con l’azzurra che insegue a quota 500. Il margine si è assottigliato notevolmente nelle ultime settimane grazie alle tre vittorie consecutive di Federica, che nel caso vincesse a Sun Valley sarebbe automaticamente regina anche in gigante anche nel caso Robinson chiudesse seconda (a parità di punti la priorità va a chi ha più successi nella specialità). La pista Bald Mountain di Sun Valley sarà dunque decisiva, e potrebbe regalare a Brignone e all’Italia qualcosa di storico.

I numeri da record di Brignone
La figlia d’arte classe ’90 sta alzando l’asticella sempre di più, e all’alba dei 35 anni sta vivendo il miglior momento della carriera. Le vittorie di questa stagione la collocano al primo posto nella classifica di anzianità per quanto riguarda i successi in Coppa del Mondo in discesa, super-g e gigante. In discesa ha superato di oltre un anno il primato di Lindsey Vonn che resisteva dal 2018, mentre bisogna tornare ancor più indietro per trovare una vincitrice della sua età in super-g e gigante: nella prima ha superato Elisabeth Goergl (33 anni e 10 mesi nel 2014), mentre tra le porte larghe ha cancellato il primato di Anita Wachter (32 anni e 10 mesi nel 1999).
Il numero totale di vittorie di Brignone è diventato 37, che le consente di raggiungere la slalomista austriaca Marlies Schild all’ottavo posto all-time. Davanti ora c’è la svedese Anja Pärson con 42, mentre al quinto posto a pari merito si trovano Lara Gut-Behrami e Renate Götschl con 46, che allo stato attuale sembra una cifra difficile ma non irraggiungibile per una Brignone di questo livello. Parlando di podi invece Federica ne conta 83 con oggi, la nona di sempre. Le due gare di La Thuile le hanno permesso di superare e staccare Tina Maze e Maria Riesch, ferme a quota 81, mentre davanti Hanni Wenzel con 89 e Pärson con 95 sembrano alla portata.

Sul podio anche Goggia: le doppiette azzurre in Coppa del Mondo
Ancora una volta sul podio insieme a Brignone c’è Sofia Goggia, seconda e bruciata quest’oggi per un solo centesimo. La bergamasca ottiene così un bis di piazzamenti d’onore a La Thuile (ieri seconda dietro ad Emma Aicher), e diventano otto i suoi podi stagionali con due successi (in super-g a Beaver Creek e in discesa a Cortina). Nella stagione del rientro in Coppa del Mondo dopo l’infortunio al ginocchio della passata stagione, l’ex campionessa olimpica di discesa può dirsi comunque molto soddisfatta, “oscurata” in casa Italia soltanto da una Brignone superiore a tutte in questo momento. Con queste premesse però, anche Sofia potrà dire la sua la prossima stagione in chiave Coppa del Mondo e Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026.
Parlando di doppiette azzurre, quella di oggi è la 17esima della storia dello sci femminile e la seconda stagionale. Le stesse due protagoniste di oggi ci erano riuscite nella discesa libera di Garmisch del 25 gennaio, sempre con la valdostana davanti alla bergamasca. Prima del 2019 l’ultima risaliva al 2003 con Karen Putzer davanti a Denise Karbon nel gigante di Lillehammer, ma negli ultimi sei anni sono ben 11: in 10 di queste figura il nome di Federica Brignone, cinque volte insieme a Sofia Goggia (rispettivamente 3 e 2 vittorie ciascuna).