Un Gigante tiratissimo, ricco di colpi di scena e amaro per Federica Brignone. A Kronplatz è Alice Robinson a salire sul gradino più alto del podio dopo il quinto posto a metà gara. Al termine di una seconda manche che ha visto le uscite di scena dell’azzurra leader della classifica generale (in testa dopo la prima run) e del pettorale rosso Sara Hector (che lascia la vetta proprio a Robinson), è la neozelandese a fare festa con un successo che le mancava dal 21 marzo 2021, quando trionfò nel Gigante di Lenzerheide. Secondo posto (e podio numero 95) per Lara Gut-Behrami, che precede la statunitense Paula Moltzan.
Tanti rimpianti per Brignone che era stata protagonista di una prima manche solida, mettendo il turbo da metà gara fino all’arrivo, lasciando a distanza (+0.19) Gut-Behrami ed Hector (+0.27). Una prima manche ricca di delusione invece per Julia Scheib, che ha impattato malamente su una porta, dopo aver fatto registrare 44 centesimi di margine sulla leader all’ultimo intermedio. Successivamente è arrivata l’uscita anche di Sofia Goggia, che dopo il primo intermedio (+0.04) ha perso stabilità inclinandosi troppo nel tentativo di correggere la direzione su un dosso. Le azzurre qualificate, oltre al pettorale giallo, sono Asja Zenere, 24esima (+3.68), Ilaria Ghisalberti, ventitreesima (+3.53) e Lara Della Mea, che si regala una seconda manche da incorniciare, rimontando undici posizioni e andandosi a prendere l’undicesimo posto, il miglior piazzamento della sua carriera in Coppa del Mondo. Nella seconda manche a fare meglio dell’azzurra sono solamente Paula Moltzan, che rimonta sette posizioni e si va a prendere il quarto podio in carriera (+0.94), e proprio Alice Robinson, capace di imporre un ritmo altissimo che mette in crisi tutte le rivali. A partire da Lara Gut-Behrami (+0.56), che fa quel che può sul dosso che ha tradito Brignone (uscita dal tracciato senza cadere) ed Hector. Buona quarta posizione per Lara Colturi (+1.22), ottava a metà gara. La classifica generale vede in testa Federica Brignone a 639 punti, ma Lara Gut-Behrami riesce ad accorciare, portandosi a 55 punti di distanza. Più indietro Camille Rast a 562, mentre Sara Hector rallenta e rimane a 507. Robinson balza invece in vetta alla classifica di specialità con 300 punti, quattro in più di Hector; Brignone è terza con 200 punti.
“Dovessi tornare in partenza, probabilmente farei la stessa gara; non pensavo che quel dosso mi potesse scaricare così tanto – sono le parole di Brignone al parterre – Mi dispiace, perché sto sciando davvero bene in gigante e mi scoccia uscire così. Oggi ci tenevo particolarmente ed è difficile da mandare giù. Devo sbollire un po’, anche se so che sono cose che succedono nello sport. Voglio voltare subito pagina a Garmisch Partenkirchen”.
LE PAGELLE
TOP
Alice Robinson
Coraggiosa nella spinta e impressionante nel ritmo. Torna a vincere in Coppa del Mondo dopo quasi quattro anni, trovando la quarta vittoria in carriera. Una giornata da incorniciare in una seconda manche che le ha permesso di scalare quattro posizioni.
Lara Gut-Behrami
Lascia qualcosa dopo il dosso che ha causato l’uscita di Hector e Brignone. Visto l’esito delle altre, può accontentarsi. Anche alla luce di una classifica generale che ora la vede a 55 punti dalla vetta. Podio numero 95 in carriera.
Paula Moltzan
Quarto podio in carriera. Prestazione super nella seconda manche. Un’iniezione di autostima
Lara Della Mea
Finalmente tutto il suo talento schiaffato in pista. In occasione dello slalom di Flachau aveva rimontato nove posizioni. Stavolta ne scala undici, spingendosi fino all’undicesimo posto, cioè il miglior risultato in Coppa del Mondo in carriera. Velocissima nel secondo e terzo settore in una seconda manche da incorniciare (terzo tempo assoluto). Segnali che definire incoraggianti è poco
FLOP
Federica Brignone
Terza uscita stagionale in gigante in cinque gare. Non cade, ma salta una porta dopo aver approcciato male al dosso che aveva già tradito Hector. Si riapre la classifica generale: Gut-Behrami, senza vincere, si porta a 55 punti di distanza.
Sara Hector
L’inforcata riapre le carte anche della Coppa di specialità, la cui leadership passa ora proprio a Robinson (300 a 296). L’ex pettorale rosso sbaglia sul dosso ed esce di scena prima del primo intermedio. Ora da valutare le condizioni, anche se la svedese si è alzata senza mostrare segni di dolore. Solo rabbia.
Sofia Goggia
Peccato. Dopo un primo intermedio con quattro centesimi di ritardo, un errore sul dosso costa carissimo alla fuoriclasse azzurra. Un errore banale, “da polla”, dice la 32enne che non dà continuità agli ottimi segnali mostrati a Kranjska Gora, dove nel gigante chiuse al quinto posto a distanza di quasi un anno dall’ultima presenza nella specialità. Un’occasione buttata via.
Julia Scheib
La specialista esce con un carico enorme di rimpianti dopo aver sfiorato il podio in Slovenia lo scorso 4 gennaio. L’austriaca si aggancia ad una porta e cade, dopo aver fatto registrare 44 centesimi di margine sulla leader all’ultimo intermedio.